Bova, Ceretti e il solito Corona: l’eterna telenovela del cuore tradito (e del cellulare violato)
Mentre l’Italia si gode le ferie e i meme al sapore di cocco, a Roma si indaga per tentata estorsione: chi ha trafugato il vocale zuccheroso dell’attore calabrese alla giovane modella? E soprattutto: perché l’ha dato proprio all’ex fotografo che non tiene un segreto manco per sbaglio?
Raoul Bova è uno che ama fare colazione con poesia. Forse perché da buon attore romantico pensa che un “buongiorno essere speciale” detto a una ventenne suoni meglio di un cappuccino. Peccato che nel 2025 le poesie non restino più tra i cuscini, ma finiscono in un podcast — si chiama “Falsissimo”, nome omen — e poi, inesorabili, nei telefoni di ogni italiano con la spiaggia nel cuore e Instagram nelle vene.
Protagonisti di questo ennesimo romanzo rosa malriuscito: Raoul Bova, 52 anni, bell’attore (di origini calabresi) e traditore in serie con il fascino dell’usato garantito; Martina Ceretti, modella, influencer e filosofa (giuro!); e Fabrizio Corona, l’ex fotografo che in vita sua non ha mai venduto uno scatto, ma in compenso continua a collezionare guai con la legge come fossero figurine Panini.
Stavolta però non è solo gossip. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo. Il fascicolo è per ora contro ignoti, ma il timing è sospetto: prima un messaggio minaccioso arriva a Bova da un numero anonimo (intestato a un prestanome), poi il vocale zuccheroso “dagli occhi spaccanti” vola magicamente fino alle orecchie di Corona. E da lì, agli ombrelloni di mezza Italia.
Raoul Bova nel mirino di un ricatto: «Conversazioni private in cambio di soldi»Il messaggio, secondo quanto ricostruito, era tutto un fiotto di miele da boomer in preda alla crisi di mezza età: “Buongiorno essere speciale dal sorriso meraviglioso, dagli occhi spaccanti e dai baci meravigliosi”. Due “meravigliosi” in dieci parole, e un uso improprio della lingua italiana che farebbe rivoltare Manzoni nella tomba. Ma non è questo il problema. Il problema è che la destinataria non era Rocío Muñoz Morales, compagna ufficiale di Raoul e madre delle sue ultime due figlie, ma la Ceretti, vent’anni meno di lui, che oltre ai baci dispensava a Bova anche discussioni su Heidegger. D’altronde, quando dici “ti amo” citando Essere e Tempo, c’è da innamorarsi per forza. Un messaggio talmente zuccheroso che provoca carie solo a leggerlo. Ma anche talmente privato che non doveva uscire da un cellulare.
E invece eccolo là, nel podcast di Corona che si è subito impossessato dell’audio come fosse un trofeo di guerra. Entra in scena il re delle intercettazioni senza procura, l’uomo che ha costruito un impero sulle corna altrui, colui che non tiene un segreto manco per sbaglio: Fabrizio Corona, che come un avvoltoio sorvola ogni relazione sgangherata in attesa del prossimo vocale rubato. Non contento di essere già stato condannato per estorsione a danno di vip vari (compreso l’ex juventino David Trezeguet), adesso rientra dalla finestra di un podcast con una “soffiata” che, se confermata l’origine illecita, potrebbe avere conseguenze penali anche per chi ha diffuso i contenuti. Cioè lui. Che c’è abituato.
L’inspiegabile è che ci sia ancora qualcuno che gli racconta qualcosa pensando di non finire in prima pagina il giorno dopo. Vero Fedez?
Corona si dice solo un megafono, ma la Procura stavolta non pare disposta a bersi la storiella. Il sospetto è che qualcuno abbia provato a “vendere” l’intimità digitale di Bova, che però non ha ceduto. Di qui la cessione a Fabrizio Corona e la diffusione sul suo canale. Nessuna trattativa, nessuna risposta: la linea difensiva dell’attore è il silenzio. Ma la polizia postale è già al lavoro per risalire all’identità reale dietro quel numero “pulito”.
Nel frattempo Rocío Muñoz Morales si trova nella parte più ingrata del copione: quella della moglie tradita dopo essere stata dalla parte opposta, quella della sfascia famiglie (Chiara Giordano, ricordi?) corsi e ricorsi della storia. Quando il legale di Bova – sì, siamo già al secondo round di avvocati – ha provato a sostenere che lui e Rocío erano separati “da tempo”, l’avvocato di lei (Antonio Conte, lo stesso del divorzio Totti-Blasi) ha smentito seccamente. Altro che separati: erano ancora una coppia e lei nulla sapeva del filarino con la filosofa bionda.
Dunque il vocale non è solo imbarazzante: è anche un tradimento in piena regola, condito da poesia scadente e amplificato dalla macchina spietata del web.
Alla fine il film è sempre lo stesso, solo che cambia la colonna sonora. Un attore in crisi di identità, una modella dai capelli fluenti, un ex paparazzo pronto a tradire anche sua madre pur di mettersi in tasca quattro soldi facili e qualche spione digitale che passa file da una parte all’altra come pizzini di mafia. L’unica differenza, stavolta, è che ci sono dei reati ipotizzati: tentata estorsione, se davvero qualcuno ha provato a ricattare Bova, e ricettazione, se chi ha ricevuto quei file era consapevole dell’origine illecita. Violazione della privacy, ovviamente, è l’ombrellino nel drink.
La polizia postale, coordinata dalla pm Eliana Dolce, sta cercando di risalire a chi lo ha usato davvero. Un lavoro da segugi digitali, mentre fuori la stampa e i social trasformano il caso in il più grande meme dell’estate. Martina Ceretti, dal canto suo, è il personaggio perfetto per questo pasticcio estivo: bella, giovane, colta quanto basta. Una a cui piacciono i vip con un po’ di flirt con De Martino nel passato, un po’ con Sandro Tonali nel cassetto, che ora si ritrova nei vocali di Bova e nei piani di Corona. Lei dice di non aver dato nulla a nessuno, ma ammette che qualcuno vicino a lei lo ha fatto. E che quel qualcuno “è un bravissimo ragazzo, sano”. Che carino. Peccato che, se confermato, quel bravissimo ragazzo sano abbia appena commesso un reato penale da galera.
E Bova? Si scopre traditore seriale visto che lo stesso copione, ma a parti invertite, lo aveva portato proprio alla relazione con la bella Rocio dopo la fine del suo primo matrimonio con C
hiara Giordano . Chissà se anche lui, sotto sotto, ha finalmente capito che quando c’è Corona, meglio non lasciar tracce vocali in giro. Nemmeno per dire buongiorno.Raoul Bova tradisce Rocio Munoz Morales con Martina Ceretti: le rivelazioni di Fabrizio Corona