Sezioni
Edizioni locali
13/04/2025 ore 09.13
Italia Mondo

Carlo e Camilla in Italia: viaggio ufficiale tra diplomazia, cultura e memoria storica

In un viaggio carico di simboli e significati, Re Carlo III e la regina Camilla attraversano l’Italia tra omaggi alla Resistenza, celebrazioni culturali e gesti di amicizia che rinsaldano i legami storici tra il Regno Unito e il nostro Paese

di Francesco Gallo

ANSA

Durante la sua recente visita in Italia, Re Carlo III ha dimostrato, con un’eleganza intrisa di risonanze storiche e accenti profondamente umani, quanto il passato condiviso possa ancora parlare al presente. L’omaggio alla partigiana Paola Del Din, pronunciato tra le mura del Parlamento italiano, non è stato soltanto un gesto formale, ma il simbolo sincero di una memoria che resiste

Paola, unica Medaglia d’Oro al Valor Militare della Resistenza ancora in vita, ha 101 anni ed è un frammento di quella Storia che, ottant’anni fa, vide l’Italia e il Regno Unito combattere fianco a fianco contro il baratro del totalitarismo. Addestrata dai servizi britannici e lanciata in missione dietro le linee nemiche, Del Din incarna la tenacia e il sacrificio che sorreggono le fondamenta della Repubblica italiana.

Nel corso della seduta alla Camera dei Deputati, Re Carlo ha ricordato il coraggio di Paola con parole di gratitudine autentica e riverenza: «Pensiamo tutti a Paola celebrando il suo coraggio e i suoi 101 anni». In quelle frasi, pronunciate davanti ai rappresentanti delle istituzioni italiane, riecheggiava un intero lascito: quello della Resistenza, della libertà pagata a caro prezzo, della pace come conquista e non come dono. Un momento che ha sottolineato l’importanza della memoria storica nei rapporti diplomatici contemporanei.

Tra sfoglia e gelato: Camilla regina di gusto nelle piazze italiane

Il viaggio della coppia reale ha saputo attraversare le corde più intime della nostra identità, celebrandone la cultura e la materia viva delle tradizioni. A Ravenna, città bizantina e cuore pulsante di memorie poetiche, Camilla ha indossato il grembiule dell’accoglienza. Impastando la sfoglia emiliana con grazia regale, quasi a voler ricordare che ogni cultura, per essere compresa, va toccata con mano.

Carlo e Camilla hanno mescolato protocollo e spontaneità in piazza del Popolo, sotto i gazebo di Gran Bretagna ed Emilia-Romagna Festival, stringendo mani, scambiando sorrisi, condividendo sapori e parole. La serata è culminata nella cena di Stato, dove tra carciofi fritti, fiori di zucca e torta gelato al fiordilatte, sono stati discussi temi cruciali per le relazioni bilaterali: cooperazione culturale, accordi commerciali post-Brexit, e sfide comuni sul cambiamento climatico - tema particolarmente caro a Re Carlo. La diplomazia ha così trovato la sua espressione più efficace nella convivialità che nutre i legami tra i popoli.

Momenti simbolici si sono intrecciati con altri più intimi e inaspettati. La regina Camilla, sotto il cielo di Roma, si è concessa un gelato al caramello da Giolitti. Questo fuori copione deliziosamente umano ha catturato l’attenzione dei media internazionali. Un gesto spontaneo, immortalato dai fotografi e diventato virale sui social media, che ha contribuito a consolidare l'immagine di una monarchia più vicina alla gente comune, in linea con la visione di modernizzazione di Re Carlo III.

Dante, Byron e la memoria della Liberazione: cultura e storia al centro della visita reale

Ravenna è ancora il perno di questa visita: la tomba di Dante, il silenzio solenne, la preghiera di San Bernardo sussurrata tra le navate della memoria. Due poeti, Dante e Byron, evocati come ponti tra le epoche, cantori di lingue che viaggiano, uniscono e resistono all’oblio.

La visita di Re Carlo segna l’80° anniversario della liberazione di Ravenna e il tributo a Monte Cassino, Anzio e Sicilia — luoghi di morte e speranza dove il Regno Unito sacrificò giovani vite per la libertà di un altro popolo. Nel cuore di questa memoria, il re affonda le radici del suo messaggio: “Nei momenti difficili, gli amici restano uniti”.

Al Quirinale, il brindisi con Mattarella ha il sapore antico di un’amicizia che ha attraversato tempeste e rivoluzioni. Carlo ha detto: “Legami fiorenti in tutti i campi. Dall’arte alla scienza, dalla politica allo sport”. A suggellare l’intesa, le parole del nostro Presidente: “Celebriamo secoli di storia, arte e valori comuni. E brindiamo all’amicizia, che speriamo eterna”.

Re Carlo ha scelto, con emozione palpabile e un pizzico di autoironia sulla pronuncia, un verso di Dante per chiudere il suo discorso: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”. In quel passaggio, il cuore della sua visita: la speranza. La convinzione che, nonostante le ombre del presente, la luce sia ancora possibile. Che Italia e Regno Unito, tra passato e futuro, possano continuare a cercarla. Anche attraverso la cultura, che così tanto ci accomuna.