Caso Visibilia, Salvini: «Il ministro Santanché non deve dimettersi per rinvio a giudizio»
Il vicepremier a Milano ha risposto ai giornalisti sulla mozione di sfiducia: «Si è innocenti fino al terzo grado di giudizio»
«Uno è innocente fino a quando non è condannato in tre gradi di giudizio. Non vedo perché uno si debba dimettere per un avviso di garanzia o per un rinvio a giudizio» ha dichiarato Matteo Salvini, a margine del sopralluogo presso le aree dell’ex Scalo di Porta Romana a Milano, rispondendo a una domanda sulla mozione di sfiducia al ministro Daniela Santanché.
La Santanchè, con altre persone, è stata rinviata a giudizio dalla gup Anna Magelli per presunte irregolarità nei bilanci in merito al caso Visibilia, una delle società del gruppo da lei fondato e dal quale ha dismesso le cariche. Quello che si aprirà a Milano è il primo processo che la senatrice dovrà affrontare in qualità di imprenditrice.
Il processo a carico di Santanchè e dei co-imputati si aprirà il prossimo 20 marzo davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Milano. La giudice ha dichiarato prescritte le imputazioni per gli anni dal 2016 al 2018 dichiarando in questo caso il non doversi procedere tra gli altri anche per la ministra. Gli imputati rinviati a giudizio sono 17 tra cui Visibilia srl in liquidazione.