Controlli medici per Salvini, annulla gli impegni ma in un video rassicura tutti: «Domani sarò a Pontida»
Per lo staff: «Nulla di preoccupante». La kermesse sarà l'esordio di "Vannacci leghista". Con Bardella e Bolsonaro jr
Annullati gli impegni pubblici di Matteo Salvini previsti per oggi. Il leader della Lega, fa sapere il suo staff, si sta sottoponendo a dei controlli medici: nulla di preoccupante, ovviamente è confermata la presenza di domani a Pontida.
A quanto si apprende, i controlli per il vicepremier e segretario leghista si sarebbe resi necessari per un problema di calcoli renali. Oggi nell'agenda di Salvini figurano due appuntamenti: alle 11.30 era atteso a Nogara, nel Veronese, al 50esimo anniversario della nascita dello stabilimento Coca Cola, e alle 19 a Pontida, nelle valli della Bergamasca, per il tradizionale intervento alla manifestazione della Lega giovani che ogni anno precede il raduno della Lega, previsto domattina.
«Ci vediamo a Pontida!». È il messaggio postato sui social dal vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, poco prima che fosse annunciata la cancellazione dei suoi impegni di oggi per controlli medici, che non dovrebbero impedirgli di partecipare domani al raduno leghista nella bergamasca. Il post di Salvini è accompagnato da un video motivazionale di due minuti che si apre con l'immagine dell'omicidio di Charlie Kirk e il monito della vedova ("Non avete idea di cosa avete appena scatenato"), e lo slogan di questa edizione di Pontida: «Senza paura».
«Senza paura, come la Lega Santa che a Lepanto nel 1571 sconfisse l'impero ottomano chiamando a raccolta le forze cristiane - dice la voce narrante del video -. Senza paura, come la Lega lombarda che nel 1167 sconfisse il Barbarossa chiamando a raccolta i comuni italiani». «Senza paura come noi - prosegue mentre scorrono le immagini anche di Umberto Bossi e Roberto Maroni - con la nostra Lega, a 35 anni dalla Pontida che giurò per la libertà fin dal celebre raduno del 1990. Tante cose sono cambiate da allora. Gli avversari si sono moltiplicati. I contestatori dell'Autonomia. L'Europa che ci riempie di immigrati e follie green e vorrebbe imporci bombe e carri armati. L'Islam radicale. La sinistra accecata dall'odio».
«Ma noi siamo senza paura - e nel video si susseguono le immagini dell'attentato a Donald Trump, di quello a Silvio Berlusconi colpito al volto da una statuetta, Oriana Fallaci e Salvini con la maglia con scritto "ruspe in azione” -. Ieri come oggi il popolo di Pontida non dimentica le persecuzioni giudiziarie. Il processo a Salvini. I linciaggi, gli insulti. Il popolo di Pontida non è mai cambiato. La Lega siamo tutti noi, quelli che non si arrendono, quelli che non tacciono, quelli che giurano per la libertà. Nella tua Pontida, senza paura». Infine il video si chiude con una foto di Kirk.
Appuntamento a Pontida, fra tensioni per le Regionali e caso Kirk
Domenica la Lega torna a Pontida, forte del congresso nazionale che ha confermato Matteo Salvini segretario fino al 2029 e pronta a tenersi la guida del Veneto dopo la lunga era di Luca Zaia. Sullo sfondo, l'"effetto Vannacci" e le tensioni interne che ricadono di fatto sulle elezioni regionali, segnate dall'incognita sui tre candidati governatori che il centrodestra non ha ancora annunciato (in Puglia, Campania e Veneto).
La partita "la chiudiamo bene dopo Pontida", ha promesso Salvini martedì scorso. Che, tradotto per i veneti del Carroccio significa: nessun annuncio sul possibile successore del Doge, dai microfoni di Pontida. Sulla carta, a tenere la scena dovrebbe essere il generale Roberto Vannacci. Promosso a tempo di record vicesegretario e contemporaneamente tesserato (al Parlamento europeo è arrivato come indipendente, con una dote di oltre 500 mila voti) sarà per la prima volta al raduno leghista con tutte le stellette. L'anno scorso fu ospite osservatore, sommerso dai baci e abbracci della folla. Domani sarà alla pre-Pontida, la festa dei giovani nel paesino della Bergamasca insieme a Salvini e al ministro Giuseppe Valditara.
Il giorno dopo probabilmente sul palco. Ma la sua presenza ingombrante agita la vecchia guardia del partito. Stretto tra i dirigenti che si dissociano dai toni sopra le righe e ispirati alla Decima Mas dell'ex paracadutista e, dall'altro lato, la fascinazione per quel "mondo al contrario" che Vannacci denuncia e che potrebbe trainare voti, cruciali per la Lega. Chissà se la differenza si noterà anche sul pratone, a colpo d'occhio, alternando magliette con lo slogan "Vannacci, make Pontida great again" e stand dei suoi circoli (i team Vannacci) e gli storici simboli padani di Alberto da Giussano o il leone veneto di San Marco. Di certo, altro tema forte sul "sacro suolo" sarà l'odio politico e le reazioni all'omicidio di Charlie Kirk. Salvini ci punta molto e l'ha rimarcato in più occasioni.
Ad Ancona, ad esempio, alla chiusura della campagna elettorale per Francesco Acquaroli insieme agli altri leader, ha chiesto un minuto di silenzio per l'americano, spiazzando un po' la gente in piazza. A Pontida si sentirà a casa e l'omaggio all'attivista Maga sarà sicuramente studiato e corale. Del resto quest'anno lo slogan è "Liberi e forti", alludendo soprattutto alla libertà di opporsi al pensiero unico. E quindi in linea con l'anima internazionale di Pontida cresciuta negli ultimi anni. Così dopo Marine Le Pen, guest star nel 2023, e Viktor Orban venuto dall'Ungheria l'anno scorso, stavolta toccherà al delfino di Le Pen, Jordan Bardella che in Francia guida il Rassemblement National e a Strasburgo il gruppo dei Patrioti.
Ci saranno anche lo spagnolo Santiago Abascal, presidente di Vox, e il senatore Flavio Bolsonaro, figlio del presidente Jair condannato a 27 anni di carcere per il golpe in Brasile. Difficile rivedere qui Umberto Bossi, da anni la salute lo tiene lontano dalla manifestazione. Oggi, che festeggia 84 anni, è tutto un trionfo di lodi per il fondatore della Lega. «Un genio grazie al quale tutto è cominciato - scrive Salvini - Un coraggioso visionario che ha ridato orgoglio, speranza, voce e forza politica a milioni di italiani. Roberto Calderoli gli riconosce "una rivoluzione politica" mentre gli ex leghisti del "Patto del nord" approfittando del compleanno per attaccare ancora una volta i salviniani ché avrebbero tradito proprio "quel sogno bossiano, che invece portiamo avanti».