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26/12/2024 ore 17.57
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Coppia si toglie la vita nel Torinese due anni dopo il suicidio della figlia 28enne

Nel 2022 la ragazza aveva svelato ai genitori di aver subito abusi sessuali da piccola e poi si era impiccata. Marito e moglie avevano raccontato la vicenda a un giornale locale poco prima di compiere il gesto estremo

di Redazione Cronaca

Si sono tolti la vita insieme pochi giorni dopo avere raccontato il loro dolore a un giornale locale: due anni prima la loro figlia, ventottenne, si era impiccata affermando di non riuscire più a sostenere il peso delle violenze patite da un parente quando era piccola.

La storia è quella di una coppia di Orbassano (Torino), Alessandro Giocoletto, 64 anni, medico di famiglia, e Cristina Masera, 59 anni, farmacista. Avevano rivelato ciò che era successo alla figlia Chiara a “L'Eco del Chisone”.
L'articolo era uscito il 4 dicembre e il 9 dicembre sono stati trovati nella loro auto chiusa nel garage di casa, in condizioni disperate; la donna è morta nove giorni dopo, l'uomo il 23 dicembre. «Suicidio - avevano spiegato al giornale riferendosi alla vicenda della figlia - non è la parola corretta. Chi pone fine alla sua vita a causa di una violenza è vittima di un omicidio psichico e il suo aguzzino è un assassino».

La ragazza nel 2022 raccontò ai genitori che l'origine dei suoi attacchi d'ansia, di cui soffriva da cinque anni, erano stati i soprusi sessuali di un parente (deceduto da tempo). Da alcuni giorni sui social compaiono i messaggi di amici e conoscenti della coppia.
«Vogliamo credere che ora siate tutti e tre insieme, esattamente come desideravate» scrivono dalla Agafh (Associazione Genitori Adulti e Fanciulli Handicappati) nel ringraziare Alessandro «per ciò che ci hai donato e per il tempo che ci hai dedicato».

«Uno dei migliori medici che abbia mai incontrato - è l'intervento di Carla R. - con la sua umiltà e dolcezza infinita. Buon viaggio caro Doc».