Cristiano Ronaldo rinnova con l’Al Nassr: 570mila euro al giorno, 16 persone al suo servizio, jet privato e sogno dei mille gol
Altro che addio: CR7 resta in Arabia con il contratto più ricco della storia dello sport. E lo staff domestico? Neanche Buckingham Palace
«Questo capitolo è finito». Una frase secca, quattro parole pubblicate da Cristiano Ronaldo con la solennità di chi lancia un ultimatum — o una campagna pubblicitaria. Era fine maggio, e subito sono scattati i titoli: “CR7 lascia l’Al Nassr?”, “Fine della love story con l’Arabia Saudita?”. Il panico ha attraversato i corridoi di Riad. Lì dove Ronaldo non è solo un calciatore, ma il poster vivente della Saudi Pro League, il testimonial del sogno saudita verso i Mondiali 2034, l’alfiere dei petrodollari travestito da leggenda del pallone.
Poi, qualche settimana dopo, la svolta: «Inizia un nuovo capitolo. Stessa passione, stesso sogno. Scriviamo la storia insieme». Tradotto dal Ronaldese: ho rinnovato, ma con un assegno ancora più grosso. E che assegno. Secondo The Sun, il nuovo contratto lo lega all’Al Nassr fino al 2027, cioè fino a 42 anni suonati, con un guadagno complessivo di 570 milioni di euro in due anni. Una cifra mai vista prima nel mondo dello sport. Pari a 571.000 euro al giorno, quasi 24.000 euro all’ora, anche quando dorme. La matematica della monarchia.
Nel pacchetto, naturalmente, non poteva mancare un
bonus alla firma: 28,6 milioni subito, che diventano 44 se Ronaldo giocherà anche la seconda stagione del contratto. Non basta? Aggiungiamo una quota del 15% del club, che vale almeno altri 38,6 milioni. E i bonus a obiettivo? Per la vittoria della Scarpa d’Oro, della Saudi Pro League, per ogni gol, assist, sorriso fotogenico e forse anche per ogni pubblicità andata in onda.E siccome la vita da leggenda non può essere banale, ecco anche il contorno: uno staff personale di 16 persone a disposizione della famiglia Ronaldo. Tre autisti, quattro governanti, due chef, tre giardinieri e quattro bodyguard. Gente stipendiata dal club, ovviamente. Una piccola corte reale, per un costo annuale di circa 1,6 milioni di euro. E siccome non si può certo volare in classe business, arriva anche il jet privato, garantito dal contratto, con un budget da 4,7 milioni di euro. In più, per completare l’operazione, accordi pubblicitari con aziende saudite per altri 70 milioni. In pratica: più ricco di uno Stato, più potente di un ministro, più intoccabile di un principe.
E tutto questo perché? Beh, perché Ronaldo segna ancora. Nella scorsa stagione ha messo insieme 35 gol in 41 partite, confermandosi capocannoniere del campionato per il secondo anno consecutivo. Con l’Al Nassr ha totalizzato 99 reti in 111 presenze. Un rendimento altissimo, che tiene vivo il sogno dichiarato: arrivare a quota 1000 gol in carriera, ora fermo a 938.
Certo, in campo segna. Ma fuori? La squadra non vince. E soprattutto, cambia allenatori con la frequenza con cui Ronaldo cambia shampoo. Dall’arrivo del portoghese nel gennaio 2023, si sono alternati cinque tecnici. L’ultimo in arrivo pare sia Stefano Pioli, ex Milan, pronto a diventare l’ennesimo timoniere destinato a dirigere una nave dove il vero comandante è già a bordo.
C’è da chiedersi se l’Al Nassr sia un club di calcio o un’agenzia di rappresentanza con annesso show permanente. Ma intanto, mentre il pallone gira e le cifre lievitano, CR7 sorride e bacia lo stemma del club sui social: “Al Nassr forever”, dice. Finché dureranno i milioni. E gli chef. E i giardinieri.