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03/10/2025 ore 09.45
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Flotilla, liberati i quattro parlamentari italiani: «Stanno bene»

A renderlo noto il ministero degli Esteri. Luca Ferrari, ambasciatore italiano in Israele: «Non c'è stato alcun maltrattamento»

di Redazione
I quattro parlamentari italiani fermati sulla Flotilla

«Sono stati liberati dalle autorità di Israele i quattro parlamentari italiani che facevano parte della Flottilla». Lo rende noto il ministero degli Esteri. Il senatore Marco Croatti, l'eurodeputata Annalisa Corrado, il deputato Arturo Scotto e l'eurodeputata Benedetta Scuderi erano stati fermati mentre si avvicinavano alla costa di Gaza. Il ministro Tajani aveva avuto più contatti con il ministro israeliano Saar chiedendo la liberazione immediata. I parlamentari italiani sono stati trasferiti all'aeroporto di Tel Aviv e prenderanno un volo di linea assistiti dal personale dell'ambasciata.

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«Ho parlato con i quattro parlamentari italiani rilasciati dalle autorità israeliane e gli altri attivisti italiani della Flotilla ad Ashdod, stanno tutti bene, non c'è stato alcun maltrattamento». Lo dichiara l'ambasciatore di Italia in Israele, Luca Ferrari. «Il console italiano sta per incontrare a breve gli attivisti a Ketziot. Le autorità italiane si stanno adoperando per far rilasciare tutti gli altri italiani. I quattro parlamentari rilasciati sono già all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv, partiranno per Roma Fiumicino alle 10», ha aggiunto l'ambasciatore.

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I quattro parlamentari italiani partiranno per Roma con il volo IZ 335, in partenza da Tel Aviv alle 10.00 locali (9.00 in Italia). Lo rende noto la Farnesina. L'ambasciata italiana inoltre ha schierato personale del consolato al porto di Ashdod per effettuare visite consolari e richiedere la liberazione immediata di tutti gli altri italiani detenuti.

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La tv israeliana Channel 12 riferisce di febbrili contatti nelle ultime ore tra le autorità italiane e il capo del Mossad David Barnea dopo che si sono diffuse notizie secondo cui alcuni attivisti della Flotilla arrestati sarebbero stati maltrattati. Le autorità italiane hanno chiesto con urgenza a Barnea di fornire immagini dei detenuti per verificare le condizioni, chiarendo che la voce sta alimentando le proteste a Roma. Barnea ha parlato con la ministra Miri Regev, responsabile del porto di Ashdod, sollecitandola a fornire foto con urgenza. Il materiale è stato trasmesso in Italia «per porre fine alla tempesta diplomatica».