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22/06/2025 ore 10.46
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La rabbia dell’Iran dopo l’attacco ai siti nucleari: «Gli Usa hanno iniziato una guerra pericolosa, terribili conseguenze»

Il Ministero degli Esteri: «Il governo degli Stati Uniti si assume la piena responsabilità delle gravi conseguenze di questo crimine efferato». Minacce all’America dai Guardiani della rivoluzione iraniana: «Le sue basi in Medio Oriente saranno ridotte in cenere»

di Redazione Esteri
Middle East Images/ABACA

Gli Stati Uniti hanno iniziato una «guerra pericolosa contro l'Iran» colpendo i suoi impianti nucleari. A dichiararlo è il ministero degli Esteri di Teheran secondo una dichiarazione diffusa dall'agenzia di stampa semiufficiale iraniana Tasnim.

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«Il mondo non deve dimenticare che sono stati gli Stati Uniti, nel bel mezzo di un processo diplomatico, a tradire la diplomazia» si legge nella dichiarazione in cui si accusano gli Stati Uniti di aver lanciato «una guerra pericolosa contro l'Iran». Gli attacchi - continua Teheran - costituiscono una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale e il governo degli Stati Uniti «si assume la piena responsabilità delle gravi conseguenze e delle terribili ripercussioni di questo crimine efferato».

È «legittimo diritto dell'Iran resistere pienamente e risolutamente all'aggressione militare statunitense e ai crimini commessi da questo regime canaglia e difendere la sicurezza e gli interessi nazionali dell'Iran con tutti i mezzi necessari», continua, esortando poi l'Onu e i suoi vari organismi, tra cui l'agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea), l'organismo di controllo nucleare, ad «affrontare urgentemente questo flagrante e criminale atto di illegalità».

Prima delle dichiarazioni del ministro degli Esteri, i Pasdaran, i Guardiani della rivoluzione iraniana, hanno lanciato una minaccia diretta agli Usa: «Le sue basi in Medio Oriente saranno ridotte in cenere».

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