L’Iran lancia missili contro base militare Usa in Qatar, al via la rappresaglia dopo l’attacco ai siti nucleari
Teheran colpisce la più grande base americana in Medio Oriente. Al momento non risultano morti e feriti nel raid. Le autorità di Doha chiudono lo spazio aereo per motivi di sicurezza
Attacco dell'Iran alle basi Usa in Medio Oriente, con lanci verso il Qatar. Le forze armate iraniane e i Pasdaran, in un'operazione congiunta, hanno dato una risposta «potente all'aggressione» americana, ha annunciato la tv di Stato iraniana dopo le notizie degli attacchi dalla Repubblica islamica.
Nel mirino la base di Al Ubeid in Qatar, la più grande base militare degli Stati Uniti in Medio Oriente. Teheran avrebbe lanciato 10 missili, scrive il giornalista di Axios Barak Ravid, citando una fonte israeliana. Secondo Afp, esplosioni sono state udite a Doha: una base Usa si trova nel deserto fuori dalla capitale. In precedenza, le autorità del Qatar avevano annunciato la chiusura temporanea dello spazio aereo del Paese per motivi di sicurezza.
L'Iran ha attaccato «la più grande risorsa strategica americana nella regione», ha poi riferito l'esercito di Teheran in una nota nella quale conferma di aver «preso di mira la base statunitense di Al Ubeid in Qatar con un devastante e potente attacco missilistico nell'ambito dell'operazione Besharat Fatah». Al momento non risultano morti e feriti nel raid, mentre Doha spiega che i missili sul suo territorio sono stati tutti intercettati.
L'allerta massima è scattata anche in Iraq, ma il lancio di un missile diretto verso una struttura americana nel Paese annunciato in un primo momento è stato in seguito smentito da Baghdad e dai militari statunitensi. Mentre colpi di mortaio delle milizie filo-Teheran sono caduti su un compound in Siria.
Gli Stati Uniti stanno intanto monitorando il lancio di diversi missili dall'Iran in direzione delle installazioni militari statunitensi in Qatar e Iraq, riferiscono due funzionari citati dalla Cnn. Il segretario alla Difesa Pete Hegseth e il capo di Stato Maggiore Congiunto Dan Caine si trovano nella Situation Room, secondo un funzionario della Casa Bianca.
Anche Emirati Arabi Uniti e Bahrein hanno chiuso il loro spazio aereo nel timore che la rappresaglia iraniana prenda di mira anche i loro Paesi, riferisce il New York Times.
La nuova rappresaglia arriva dopo l'attacco congiunto Usa-Israele ai siti nucleari e le dichiarazioni di Trump, che per la prima volta ha parlato apertamente di cambio di regime in Iran, coniando un nuovo acronimo MIGA (riadattando il suo Maga). Intanto la Guida Suprema iraniana, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha promesso che la «punizione continuerà» contro Israele, mentre il comandante supremo delle forze armate di Teheran ha dichiarato che il Paese «non farà mai marcia indietro», lanciando un duro avvertimento agli Stati Uniti «entrati ormai in guerra».
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