L’Italia scende in piazza per Gaza: treni cancellati e traffico in tilt. A Livorno porto bloccato mentre a Torino continua l’occupazione dell’Università
Da Nord a Sud, la mobilitazione a sostegno della popolazione palestinese coinvolge studenti, sindacati, associazioni e anche famiglie con bambini. Elly Schlein (Pd): «L’Italia oggi è migliore di chi la governa»
Sciopero nazionale oggi, 3 ottobre 2025, a sostegno della Flotilla e della popolazione di Gaza. Cortei in tutta Italia e stop in tutti i settori da Milano a Roma - dove sono stati cancellati già treni e si registrano ritardi - da Napoli a Palermo: effetti su trasporto pubblico con bus e metro, stop ai treni, impatto su scuola e sanità. Garantite tutte le prestazioni minime essenziali in una giornata che si preannuncia non priva di disagi. Le mobilitazioni stanno interessando diverse città italiane. A Livorno bloccato il porto, disagi per la circolazione ferroviaria a Roma.
La situazione a Roma
Treni cancellati e con ritardi fino a 80 minuti alla stazione Termini di Roma nel giorno dello sciopero generale indetto per solidarietà alla Global Sumud Flotilla. I monitor in stazione avvisano in passeggeri che fino alle ore 20.59 di oggi, i treni potranno subire ritardi o variazioni per uno sciopero nazionale del personale del gruppo Fs italiane, Italo e Trenord.
Intanto sono già centinaia i manifestanti a piazza Vittorio al pre-concentramento della Cgil nella capitale. Oltre al segretario locale Natale Di Cola, diversi esponenti del Pd, come Michela Di Biase, Marta Bonafoni e Nicola Zingaretti, e i leader di Avs Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. In arrivo il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. Il corteo poi muoverà verso piazza dei Cinquecento, al presidio di Usb
A Livorno porto bloccato
Porto bloccato, traffico in tilt, due cortei in marcia: a Livorno è scattata la mobilitazione lanciata dalla Cgil e dai sindacati di base. Dalle ore 7 di questa mattina lunghe code si sono formate intorno al ponte Genova del porto. I manifestanti hanno rallentato l'accesso al porto, causando disagi alla viabilità.
Due i cortei in programma: quello della Cgil è partito dalla stazione centrale, quello studentesco da piazza della Repubblica. Entrambi sfilano in solidarietà agli equipaggi della Global Sumud Flotilla, fermati il 1° ottobre dalla marina israeliana a 70 miglia da Gaza.
Schlein: «L’Italia è migliore di chi la governa»
«Questa è una bella giornata di mobilitazione che sarà enormemente partecipata, che mostra che l’Italia oggi è migliore di chi la governa». Lo dice la segretaria del Pd Elly Schlein, a margine del corteo della Cgil che si sta svolgendo a Piazza Vittorio. «È uno sciopero per Gaza, per una Palestina libera e per mettere fine ai crimini di Netanyahu a Gaza come in Cisgiordania per arrivare finalmente al riconoscimento dello Stato palestinese», continua Schlein. «Stiamo vedendo un’onda di partecipazione importante, ci saremo anche noi come Partito Democratico, in solidarietà con ciò che è accaduto alle attiviste e agli attivisti della Flotilla, fermati da Israele con un atto di pirateria in mezzo alle acque internazionali. Non è accettabile, non abbiamo sentito, dal nostro governo, una parola di critica rispetto a ciò che è accaduto». Schlein conclude ribadendo che le detenzioni «degli attivisti sono illegali e - spiega - insistiamo affinché possano essere liberati e fare velocemente rientro a casa».
Landini: «Sciopero ampiamente legittimo»
«Il nostro sciopero è ampiamente legittimo. Stiamo applicando la legge 146 che prevede anche questa possibilità. Stiamo garantendo i servizi minimi e deve essere chiaro che se pensano di sanzionare le organizzazioni o i lavoratori, sono tutti i provvedimenti che impugneremo totalmente illegittimi». Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, parlando con i cronisti in Piazza Vittorio. «La delibera del garante è totalmente illegittima ed è una interpretazione restrittiva della legge. Già dire che dai un’interpretazione restrittiva della legge vuol dire che un’interpretazione non restrittiva, ma corretta, l’abbiamo fatta noi», aggiunge.
Proteste a Genova, Firenze, Milano e Torino
A Genova migliaia di manifestanti si sono ritrovati alle 8 davanti al terminal traghetti a Dinegro e proseguono verso la sede di Music for Peace. Da lì prenderanno la sopraelevata e poi proseguiranno fino al centro città. Nei pressi del circolo Cap il corteo si è fermato per accogliere una delegazione di Usb che si trova in presidio al varco portuale Albertazzi e dovrebbe partire in presidio oggi pomeriggio. I due segretari Cgil e Usb Igor Magni e Maurizio Rimassa hanno comunque sottolineato l'unità della protesta.
«Siamo pronti a un'iniziativa che metta insieme lavoratrici e lavoratori. Non siamo e non vogliamo essere complici di un governo che ha partecipato a un genocidio e che sarà marchiato a fuoco da questa vergogna», ha detto Rimassa. «Oggi tutti uniti per dire al nostro governo che vogliamo gli equipaggi della Flottilla liberi» ha aggiunto Magni. Nel frattempo gli studenti universitari sono partiti dal rettorato occupato di Balbi 5, anche loro in direzione Music for Peace.
A Firenze centinaia di persone in corteo, con in testa lo striscione: "Fermiamo il sionismo con la Resistenza", stanno attraversando la città dalla Fortezza da Basso dirette verso piazza delle Cure e, successivamente, la zona dello stadio Artemio Franchi.
A scandire i passi del corteo, slogan a favore della Palestina e il canto di “Bella Ciao”, intonato soprattutto dagli studenti, presenti in gran numero. Tra le adesioni politiche, spiccano quelle del Partito Democratico Toscana e di Alleanza Verdi Sinistra. In piazza anche il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani.
A Milano aderiscono al corteo studenti e anche famiglie con bambini. In testa lo spezzone della Cgil, che ha indetto lo sciopero generale insieme ai sindacati di base. Da Porta Venezia il serpentone imboccherà viale Regina Giovanna e si dirigerà verso Città Studi. Da piazza Leonardo Da Vinci un gruppo dovrebbe staccarsi e proseguire verso le tangenziali.
La situazione a Torino
Dopo il blocco davanti alla sede di Amazon a Brandizzo, manifestanti stanno radunandosi in migliaia nelle varie piazze cittadine per partecipare ai diversi cortei all’insegna di ‘blocchiamo tutto’. In piazza Palazzo di Città, davanti al Comune, ribattezzata piazza Gaza, stanno concentrandosi i manifestanti che parteciperanno al corteo promosso da Cgil e sindacati di base in occasione dello sciopero generale di 24 ore. All’iniziativa partecipa anche il coordinamento Torino per Gaza. Altri manifestanti si sono dati appuntamento vicino alle Ogr dove in tarda mattinata sono previsti gli interventi della presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, il patron di Amazon Jeff Bezos e John Elkann. L’area é presidiata da un ingente schieramento di forze dell’ordine. Intanto prosegue l’occupazione di Palazzo Nuovo, sede delle facoltà umanistiche, dove con un decreto l’ateneo ha sospeso le lezioni per oggi e domani e questa mattina è stata occupata anche la sede di Psicologia. Il traffico è tilt in gran parte della città.
La situazione a Bari e Palermo
Sono migliaia le persone, fra le quali tantissimi studenti, riuniti davanti al centralissimo molo San Nicola, a Bari, per la manifestazione organizzata dalla Cgil. In tantissimi indossano la kefiah e issano bandiere della Palestina. Ci sono anche l'eurodeputato e candidato per il centrosinistra alla presidenza della Regione Puglia, Antonio Decaro, la segretaria generale della Cgil Puglia, Gigia Bucci, e una delegazione di consiglieri comunali, assessori e rappresentanti del Municipi. Il corteo attraverserà il centro della città. Fra gli slogan urlati dalla folla 'Palestina libera' e 'chi non salta è sionista'. Il corteo passerà anche da via Calefati, dove si trova la sede del Consolato di Israele.
Già diverse migliaia di persone sono radunate davanti alla stazione centrale di Palermo per partecipare al corteo per lo sciopero generale, organizzato dalla Cgil, Usb e SiCobas, in solidarietà col popolo palestinese. Centinaia gli studenti, i lavoratori e i cittadini. I manifestanti gridano "Free Palestine".
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