Medio Oriente, Hamas accetta nuova proposta sul cessate il fuoco
A riportare la notizia Al Jazeera. L’accordo prevede una tregua di 60 giorni e il rilascio degli ostaggi in due tranche
Una fonte di Hamas ha reso noto ad Al Jazeera che il movimento ha accettato la nuova proposta per un cessate il fuoco a Gaza presentata dai mediatori: «Abbiamo informato i mediatori del nostro accordo sulla proposta presentata ieri». La proposta di cessate il fuoco include il rilascio di 10 ostaggi israeliani in vita e di 18 deceduti, la consegna di aiuti a Gaza attraverso organizzazioni umanitarie, la Mezzaluna Rossa e le Nazioni Unite, e un cessate il fuoco di 60 giorni. I negoziati per porre fine alla guerra inizieranno con l'inizio del cessate il fuoco.
Donald Trump sul suo social Truth afferma: «Vedremo il ritorno degli ostaggi rimasti solo quando Hamas sarà affrontata e distrutta. Prima accadrà, maggiori saranno le possibilità di successo». «Ricordate, sono stato io a negoziare e a far liberare centinaia di ostaggi e a farli entrare in Israele. Sono stato io a porre fine a 6 guerre in soli sei mesi. Sono stato io a distruggere gli impianti nucleari iraniani. Giocate per vincere, o non giocate affatto», ha detto Trump.
Il capo di Stato Maggiore dell'Esercito (Idf) israeliano, Eyal Zamir, ha approvato il piano per occupare Gaza City e lo presenterà domani al ministro della Difesa, riporta Channel 12, aggiungendo che nei colloqui a porte chiuse degli ultimi giorni Zamir ha affermato che la prevista evacuazione della popolazione durerà poco meno di due mesi, dopodiché si procederà all'accerchiamento e all'occupazione della città. «Si cercherà di ridurre al minimo possibile l'impiego delle forze di riserva», ha inoltre affermato il capo dell'Idf.
«La vita qui è molto, molto difficile». Lo dice il parroco di Gaza, padre Gabriel Romanelli. «È arrivato un ordine di evacuazione di tutto il quartiere. E hanno detto che cominciano a distribuire tende. Uno può pensare che è una bella notizia, "che bello!”, ma questo è in ordine all'evacuazione di tutta la città di Gaza», ma «dove possono trovare spazio tutti gli abitanti» della Striscia, «due milioni e trecentomila persone....». Durante la messa di ieri «abbiamo sentito una esplosione molto grande vicina che ha rotto un serbatoio d'acqua, non è successo niente fortunatamente, solo perdite materiali», «un'altra domenica di guerra».
Il parroco della Sacra Famiglia di Gaza, padre Gabriel Romanelli, nell'aggiornamento quotidiano sulle condizioni di vita della parrocchia, che si trova nel quartiere di al-Zaytun di Gaza, al Nord della Striscia, parla anche di «segni contraddittori» perché «una associazione ha distribuito un po' di verdura, pomodori, patate» e «la gente è contenta perché gli piace e ne ha bisogno». Ma poi c'è per l'intero quartiere l'ordine di evacuazione e l'annunciata distribuzione di tende per spostarsi. Ad un mese dall'attacco subito dalla stessa parrocchia, lo scorso 17 luglio, il missionario argentino ricorda che «i bambini hanno bisogno di tutto». Sulla situazione del conflitto in generale commenta: «Non c'è accordo, non vogliono liberare gli ostaggi, o solo parzialmente, l'altra parte dice 'no, tutti insieme'... l'unica cosa certa è che le bombe continuano a causare morti, civili, bambini, i numeri sono terribili».
Il ministero della Salute di Gaza gestito da Hamas ha reso noto che cinque palestinesi, tra cui due bambini, sono morti per malnutrizione nelle ultime 24 ore: lo riporta Al Jazeera. Il dato porta a 263 il numero totale delle persone decedute nella Striscia a causa della fame e della malnutrizione dall'inizio delle ostilità, tra cui 112 bambini. Almeno 17 palestinesi sono stati uccisi negli attacchi dell'Esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza dall'alba di oggi, tra cui otto mentre aspettavano gli aiuti umanitari: lo riporta Al Jazeera.