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24/09/2025 ore 08.34
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Morta a 87 anni Claudia Cardinale, diva italiana tra le grandi icone del cinema internazionale

L’attrice si è spenta ieri sera a Nemours, vicino a Parigi, dove viveva da un po’ di tempo. La sua è stata una carriera ricca di film e ruoli indimenticabili: resta immortale la sua Angelica nel Gattopardo

di Redazione

Claudia Cardinale si è spenta ieri sera a Nemours, nei pressi di Parigi, circondata dall’affetto dei suoi figli. Aveva 87 anni ed è stata una delle grandi icone del cinema internazionale, amata per la sua forza scenica e per la capacità di attraversare epoche e generi lavorando con i registi più prestigiosi, dall’Italia alla Francia fino a Hollywood.

Nata a Tunisi nel 1939 da una famiglia di origine italiana, arrivò a Roma dopo un concorso di bellezza. Fu lì che iniziò una carriera fulminea: giovane donna istintiva, libera e sincera, trovò subito spazio davanti alla macchina da presa. La sua prima apparizione nei Soliti ignoti di Monicelli, seppur breve, lasciò il segno. Presto entrò sotto contratto con Franco Cristaldi, che divenne il suo mentore e marito, e iniziò a collezionare film destinati a segnare la storia del cinema.

Gli anni Sessanta furono il decennio che la consacrò. Dal Bell’Antonio di Bolognini a Rocco e i suoi fratelli di Visconti, fino alla struggente Ragazza con la valigia di Zurlini, Cardinale seppe incarnare personaggi intensi, fragili e determinati al tempo stesso. La sua voce roca e inconfondibile trovò pieno riconoscimento in 8 e mezzo di Fellini, mentre in Il Gattopardo di Visconti – al fianco di Alain Delon e Burt Lancaster – contribuì a creare una delle immagini più memorabili del cinema italiano: il celebre valzer nel vestito disegnato da Piero Tosi.

La sua carriera fu un continuo dialogo con grandi maestri: dall’eleganza rigorosa di Visconti al magnetismo visionario di Fellini, passando per Germi, Comencini, Bolognini, Leone. Fu protagonista di romanzi trasposti sul grande schermo (La ragazza di Bube, Vaghe stelle dell’Orsa, Gli indifferenti) e divenne volto simbolo di un’Italia che cambiava, capace di rivaleggiare in popolarità con Sophia Loren e Gina Lollobrigida. Come loro, approdò a Hollywood: interpretò la Pantera rosa di Blake Edwards, I professionisti di Richard Brooks e numerosi titoli francesi, in cui si sentiva particolarmente a suo agio.

Negli anni Settanta e Ottanta affrontò ruoli più complessi e legati alla storia italiana: Il prefetto di ferro, Claretta, Il giorno della civetta, fino a La pelle di Cavani. Non mancò la dimensione internazionale con Fitzcarraldo di Herzog o il pirandelliano Enrico IV diretto da Bellocchio. Una delle sue prove più impegnative fu La Storia di Comencini, ispirata al romanzo di Elsa Morante, in cui diede corpo alla tragedia di una donna travolta dalla guerra.

Attrice versatile, seppe passare dal dramma alla commedia, recitando accanto a mostri sacri come Tognazzi e Sordi, e trovò spazio anche a teatro con Pirandello, Tennessee Williams, Neil Simon. Negli ultimi anni aveva scelto di vivere stabilmente a Parigi, lontana dai riflettori, ma con la serenità di una vita intensa condivisa con i suoi figli.

Claudia Cardinale resta nella memoria non solo per i tanti premi ricevuti – cinque Nastri d’argento e cinque David di Donatello – ma soprattutto per quell’aura regale, per la forza del suo sguardo e per un’immagine iconica che nessuno dimenticherà: il ballo principesco con Lancaster ne Il Gattopardo, simbolo immortale di eleganza e di cinema.