Sezioni
Edizioni locali
19/06/2025 ore 21.44
Italia Mondo

Papa Leone XIV nella sua prima intervista in tv: «Uniamoci per fermare la guerra e proteggere il creato»

Davanti alle telecamere del Tg1 il Pontefice lancia un appello per la pace: «Troppi innocenti stanno morendo. Serve il dialogo». L’energia pulita al Vaticano e un richiamo alla sua esperienza da missionario

di Luca Arnaù
Il Papa intervistato dal Tg1

Nella sua prima intervista televisiva da Pontefice, Papa Leone XIV ha lanciato un messaggio forte, lucido e denso di richiami morali e politici: «Tanti innocenti stanno morendo, mettiamoci insieme per cercare soluzioni alla guerra». Parole pronunciate con tono calmo ma fermo, davanti alle telecamere del Tg1, scelto come canale privilegiato per comunicare al popolo italiano e alla comunità cattolica internazionale.

Un esordio mediatico che delinea sin da subito lo stile del nuovo Papa: diretto, essenziale, vicino alla gente e sensibile ai grandi temi globali.
«Bisogna evitare l’uso delle armi – ha aggiunto – e cercare il dialogo attraverso gli strumenti diplomatici. Dobbiamo promuovere la pace sempre».

Il Pontefice ha parlato al termine di una visita al Centro della Radio Vaticana di Santa Maria di Galeria, in occasione della solennità del Corpus Domini. A raccogliere la sua voce è stato il vaticanista Rai Ignazio Ingrao, che ha guidato l’intervista andata in onda nel corso dell’edizione serale del telegiornale.

Leone XIV, un mese (e poco più) da Papa: silenzio, gesti e un’estate a Castel Gandolfo

«La situazione internazionale è veramente preoccupante – ha dichiarato il Pontefice –. Giorno e notte cerco di seguire quello che sta succedendo in tante parti del mondo». Il suo sguardo si è soffermato con particolare attenzione sul Medio Oriente, «dove si concentra l’attenzione dei media», ma ha precisato che il conflitto e la violenza «non sono soltanto lì».

L’appello alla pace è stato uno dei cardini dell’intervista. Leone XIV ha esortato a un impegno comune, che coinvolga le nazioni, le organizzazioni internazionali e ogni singolo individuo: «Ci mettiamo insieme a cercare soluzioni. Ci sono tanti innocenti che stanno morendo e bisogna promuovere la pace sempre». Un richiamo, il suo, che si inscrive perfettamente nella scia lasciata da Papa Francesco: un pontificato che ha fatto del rifiuto della guerra e della promozione del dialogo uno dei suoi pilastri morali.

Ma Leone XIV aggiunge una dimensione personale, raccontando frammenti della sua esperienza missionaria: «In America Latina, tante volte anche in montagna dove non c'erano altre possibilità, di notte Radio Vaticana arrivava sempre. Portavo una piccola radiolina, ma anche nei viaggi in seguito, quando ero generale degli agostiniani in Africa, diversi Paesi, di notte sempre trovavo le notizie: una bella parola grazie a questo servizio tanto importante di Radio Vaticana».

L’intervista ha anche toccato il tema ambientale. Durante la visita al centro radio di Santa Maria di Galeria, al centro in passato di polemiche per l’emissione delle onde elettromagnetiche, il Papa ha ricordato il progetto di trasformazione della struttura in un centro agrivoltaico, avviato da Papa Francesco con la lettera apostolica “Fratello Sole”.

L’obiettivo è quello di rendere il Vaticano «il primo Stato al mondo completamente autosufficiente e alimentato con energia pulita». «Questo è certamente quello che è nel progetto – ha spiegato Leone XIV –. Bisogna finire gli accordi con lo Stato però veramente una bellissima opportunità e penso che questo impegno da parte della Chiesa offre un esempio che è molto importante: tutti conosciamo gli effetti del cambiamento climatico e bisogna veramente avere cura di tutto il creato come Papa Francesco ha insegnato con tanta chiarezza».

Papa Prevost riapre Castel Gandolfo: relax, sport e preghiera nella storica residenza estiva dei Papi

Il Papa ha anche aggiunto che questa iniziativa non è solo simbolica, ma «un impegno concreto per il bene della zona, dell’Italia e del Vaticano». Una Chiesa che dunque non si limita a predicare l’ecologia integrale, ma cerca di viverla e incarnarla, nella gestione delle proprie strutture e nel rapporto con il territorio.

Infine, il Pontefice ha ribadito il ruolo della Chiesa come voce di speranza: «Io penso che oggi la voce della Chiesa, la testimonianza della Chiesa – non della Chiesa istituzione, ma Chiesa vissuta come comunione dei fedeli – è una voce che offre grande speranza al mondo».

Un’intervista sobria, ma densa di significato. Papa Leone XIV si è mostrato consapevole della complessità del momento storico e deciso a offrire un messaggio di unità, solidarietà e responsabilità. Nessun sensazionalismo, ma una linea chiara: porre al centro la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato come orizzonti imprescindibili per la Chiesa e per l’umanità.