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27/06/2025 ore 08.35
Italia Mondo

Regionali, il centrosinistra si muove dopo lo stop al terzo mandato: M5S e Pd verso intese nei territori

Cinquestelle verso una riunione chiave per preparare la linea: possibili intese con i dem in Veneto e Marche. Ipotesi Fico in Campania, incognite in Toscana. E Renzi manda un messaggio: «Senza Italia Viva si perde»

di Redazione Politica
Stefano Carofei

Lo stop al terzo mandato per i presidenti di Regione ha riaperto il cantiere delle alleanze nei territori in vista delle prossime elezioni. Mentre nel centrodestra si moltiplicano le tensioni sul tema, il centrosinistra si muove per capitalizzare il momento. Domani è prevista una riunione del Consiglio nazionale del Movimento 5 Stelle, organismo incaricato di vidimare le scelte strategiche, con al centro il nodo delle intese per le Regionali.

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M5S e Pd trattano in Veneto, Marche e Puglia

Tra i primi dossier sul tavolo ci sono Veneto e Marche. In Veneto l'intesa con il Pd sembrerebbe ormai vicina, con l’ipotesi di una candidatura civica: tra i nomi in circolazione spunta quello di Giovanni Manildo, ex sindaco di Treviso dal 2013 al 2018, noto per aver battuto alle urne il leghista Gentilini. Nelle Marche, il nome in campo è quello di Matteo Ricci, europarlamentare dem ed ex sindaco di Pesaro. Dialoghi in corso anche in Puglia, dove potrebbe correre Antonio De Caro, ex presidente dell’Anci.

Campania e Toscana restano i nodi più spinosi

Situazione più complicata in Campania e Toscana. Nella regione guidata da Vincenzo De Luca, prende quota l'ipotesi di una candidatura del M5S con Roberto Fico, ex presidente della Camera. Ma, al momento, nessun accordo è stato raggiunto con l’attuale governatore, che in una lettera ha chiesto alla Conferenza delle Regioni di valutare un rinvio del voto per evitare ritardi sul Pnrr. Anche le trattative per una lista “del presidente” e un nuovo assetto di giunta appaiono ferme.

In Toscana, il governatore Eugenio Giani ha indicato come date possibili per il voto il 12 o 19 ottobre. Tuttavia, manca la convergenza con i Cinque Stelle e resta aperta la questione dei rapporti con Italia Viva, dopo le recenti frizioni con Avs e M5S.

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Il messaggio di Renzi: «Senza di noi si perde»

Da parte sua, il leader di Italia Viva Matteo Renzi ha colto l’occasione per rilanciare la necessità di costruire un polo riformista nel centrosinistra. “In Liguria, senza di noi, si è perso. In Umbria ed Emilia Romagna, con noi, si è vinto”, ha ricordato l’ex premier nella sua E-news. E ha aggiunto: “Per vincere le Politiche del 2027 bisogna superare lo scontro ideologico”.

Avs, con Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto al Senato, che ha chiesto di aprire subito un tavolo Pd-M5S-Avs per costruire “una proposta alternativa al governo Meloni, a partire dai territori”.