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17/12/2025 ore 15.51
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Revenge porn, «da Leonardo Apache La Russa risarcimento congruo, estinto reato». La ragazza: «Farò appello»

Condanna a un anno per l'amico Gilardoni. La vittima: «Riconosciuto il fatto e il reato, sono contenta»

di Redazione Cronaca
Leonardo Apache La Russa

La Gup di Milano, Maria Beatrice Parati, ha ritenuto congrua l'offerta di risarcimento di 25mila euro da parte di Leonardo Apache La Russa a favore della ragazza che lo ha denunciato per revenge porn, oltre che per violenza sessuale, accusa quest'ultima però già archiviata. La stessa giudice ha dichiarato estinto il reato a carico del figlio del presidente del Senato. Sempre la Gup con sentenza ha condannato a un anno l'amico dj Tommaso Gilardoni, anche lui imputato per diffusione illecita di immagini senza il consenso della giovane per un altro video di quella notte tra il 18 e il 19 maggio 2023. La ragazza non ha mai accettato il risarcimento di La Russa Jr, ma la giudice lo ha dichiarato congruo ed ha cancellato in sostanza il procedimento.

Revenge porn, chiesto il rinvio a giudizio per Leonardo Apache La Russa

Già nella scorsa udienza era emerso che la difesa di Leonardo Apache La Russa, coi legali Vinicio Nardo e Adriano Bazzoni, aveva presentato quell'offerta risarcitoria a favore della ragazza e anche la richiesta di accedere a un percorso di giustizia riparativa. «Non è un'offerta congrua, c'è stata una lesione di un mio diritto costituzionale», aveva spiegato, in sostanza, la giovane in una mail depositata dal suo legale Stefano Benvenuto. Allo stesso tempo, il figlio del presidente del Senato aveva inviato alla giudice una lettera nella quale, in pratica, si dispiaceva per quanto accaduto, in modo "sincero", e manifestava l'intenzione di voler incontrare di nuova la ragazza e parlare con lei.

Caso La Russa junior, spuntano tre video della presunta violenza sessuale

Oggi la giudice, giudicando congrua la cifra offerta da La Russa jr, e in questi giorni depositata nel procedimento con un assegno come prevedono le norme, ha dichiarato l'estinzione del reato e del procedimento a suo carico (senza giustizia riparativa), dopo che era già arrivata l'archiviazione della gip Rossana Mongiardo, su richiesta dell'aggiunta Letizia Mannella e della pm Rosaria Stagnaro, per l'imputazione principale di violenza sessuale per quella notte passata prima alla discoteca Apophis e poi a casa La Russa. La Procura, in questa tranche, aveva posto come condizione per la congruità del risarcimento la giustizia riparativa. Nel frattempo, la gup ha condannato Gilardoni, che aveva scelto l'abbreviato, a un anno. I legali Luigi Stortoni e Alessio Lanzi avevano chiesto l'assoluzione.

In questo filone sul revenge porn, secondo i pm, Leonardo Apache, «dopo averlo realizzato» quel 19 maggio, avrebbe inviato via WhatsApp all'amico Gilardoni, «ospite presso la sua abitazione», un video "a contenuto sessualmente esplicito, destinato a rimanere privato", che ritraeva la ragazza senza il suo "consenso". Il 22enne, interrogato nel dicembre 2023, aveva messo a verbale di aver mandato "a Tommaso" quel filmato "per giustificare" il fatto che "se ne fosse andato prima dal locale" e anche di aver "chiesto il consenso" alla ragazza. A Gilardoni, invece, veniva contestato un episodio di qualche mese dopo: l'invio di un altro video ad un amico sempre di quella notte. Immagini tutte trovate sui telefonini nelle indagini della Polizia.

La ragazza: «Farò appello contro la sentenza»

«Sono contenta perché è stato riconosciuto il fatto e il reato», nel processo con condanna per revenge porn per Tommaso Gilardoni, «e sicuramente impugnerò il provvedimento sulla congruità» del risarcimento offerto da Leonardo Apache La Russa. Sono parole, in sostanza, della ragazza che ha denunciato per revenge porn i due giovani, oltre che per violenza sessuale, un'accusa che era già stata archiviata. La ragazza, assistita dal legale Stefano Benvenuto, non prenderà quei 25mila euro messi a disposizione da La Russa Jr e farà appello contro la sentenza della gup di Milano che oggi ha dichiarato estinto il reato a suo carico.

«Udienza importantissima oggi - ha spiegato l'avvocato Benvenuto - È stato accertato il reato ai danni della mia assistita. Riteniamo non condivisibile, invece, il giudizio di congruità emesso dalla Giudice sulla somma offerta da La Russa Jr». L'Osservatorio civile, ha spiegato il legale, «che fissa i principi di liquidazione dei danni, indirizzati alle sedi civili e penali, quantifica per il reato di diffamazione a mezzo stampa anche importi superiori a 50mila euro».

E, dunque, «come fa a essere satisfattiva una somma di 25.000 che per legge dovrebbe includere i danni morali, i danni esistenziali e dinamico relazionali, conseguenti al reato contestato, oltre alle spese?». Il legale, dunque, ha chiarito che la ragazza «non toccherà quella somma e faremo appello». Nel processo abbreviato a Gilardoni la giudice ha riconosciuto come risarcimento alla giovane, parte civile, 7mila euro più le spese legali. Il difensore ha concluso ricordando, poi, che chiederà anche alla Procura di indagare su quel «bacio rubato di Leonardo La Russa» alla ragazza emerso dagli atti dell'inchiesta archiviata e su cui «i pm non hanno però proceduto».