Sezioni
Edizioni locali
19/07/2025 ore 07.48
Italia Mondo

Sala e Boeri, il patto delle torri: messaggi, pressioni e favori nell’inchiesta sull’urbanistica milanese

Il sindaco e l'archistar al centro di uno scambio continuo su progetti mai resi pubblici. Le chat svelano dinamiche riservate tra interessi politici e ambizioni architettoniche

di Luca Arnaù

"Ciao. Vi ricevo volentieri ma ti premetto che il progetto che mi ha fatto vedere Giancarlo politicamente non mi sento di portarlo avanti. Ho fatto tutta la campagna sul tema della ‘rigenerazioni’ e non posso fare spuntare torri dove oggi non c'è nulla". Così il sindaco di Milano, Beppe Sala, rispondeva a Stefano Boeri il 22 febbraio 2022. Un messaggio contenuto negli atti dell’inchiesta sull’urbanistica milanese che vede entrambi indagati, insieme ad altre 72 persone, in una delle operazioni più vaste mai condotte dalla Guardia di Finanza in questo ambito.

Il progetto in discussione riguardava l'area di Cadorna. Sala, pur disponibile a incontrare i promotori, respingeva l'idea di un intervento troppo impattante: "Poi (mia personalissima opinione avendo abitato lì) non penso che per i residenti lo stato attuale delle cose sia un problema. Con chi verresti, in ogni caso?". Boeri rispondeva: "Capisco. La mia idea è di fare al posto dei binari un grande parco (3 ettari) e un quartiere per giovani. E sede Accademia Scala su Mario Pagano. Ma certo bisognerebbe fare ragionare promotori (che sono gli stessi di piazzale Loreto) e io non ho abbastanza forza. Verrei con Masseroli e Balducci ma se vuoi ci vediamo prima x poterti spiegare bene progetto". Sala conclude: "Meglio prima io, te e Tancredi. Ok, faccio fissare?". Boeri chiude: "Benissimo".

Urbanistica a Milano, anche Sala indagato: le carte dell’inchiesta svelano un sindaco informato, presente e silenzioso

Scambi informali, ma al centro di valutazioni istituzionali decisive. Come nel caso dello stadio Meazza, dove Boeri, nel settembre 2019, contestava con amarezza la bocciatura del suo "stadio-bosco". "Attenzione che si crea un grave precedente di sostituzione di interessi privati e decisioni private ai criteri di informazione e scelta – del Comune – basati su interessi collettivi. Beppe per me il caso è chiuso, perdere concorsi è del tutto normale... Ma ti segnalo che qui la cosa è diversa". E ancora: "Siamo stati esclusi perché 'non rispettavamo i parametri del masterplan presentato a luglio dalle società'. Da quando presentare un masterplan equivale a farlo approvare?".

Boeri lamentava anche che "abbiamo rispettato le loro richieste ma abbiamo modificato il masterplan per migliorare gli spazi per il quartiere, ad esempio creando un parco di 20 ha e distanziando lo stadio dalle case". Sala rispondeva: "Per lo stadio mi sembrano folli". E aggiungeva: "Mo (mi, ndr) stanno mettendo in difficoltà".

Nel frattempo, Giuseppe Marinoni, ex presidente della Commissione Paesaggio del Comune, avrebbe gestito un sistema di favori che, secondo la procura, si trasformavano in denaro. In un file Excel trovato nel suo computer, annotava cifre precise: "L'introito di euro 30.000 di altri 50.000 euro per Palizzi/Pisani". Gli investigatori lo ritengono il prezzo della corruzione.

Marinoni, secondo l'accusa, avrebbe stretto un patto con il manager immobiliare Federico Pella. Il 17 marzo 2022, i due si sarebbero incontrati per impostare un contratto di collaborazione e, nello stesso giorno, la Commissione Paesaggio avrebbe dovuto valutare il progetto della torre di via Palizzi, commissionata da un cliente di Pella. Marinoni, annotano i magistrati, "in apparenza è legato alla J+S da accordi definiti di 'collaborazione' professionale, ma è di tutta evidenza che in realtà agisce nell'organizzazione di quella società come una mente manageriale strategica".

Milano sotto assedio giudiziario: sale a 74 il numero degli indagati, Sala nel mirino e nuovi provvedimenti in arrivo

In questo contesto di relazioni trasversali, Sala e Boeri mantengono una linea di dialogo costante. Il 5 gennaio 2023, Boeri scrive: "Settimana prossima, se vuoi, ti porto i proprietari area ex piste allenamento Snai interessati a realizzare stadio. Ciao". Sala replica con un sobrio: "Ok. Buona serata". E l’1 marzo 2023 Boeri torna a scrivere: "Io arrivo oggi pom da Cairo. Quando vuoi ci sentiamo su stadio. Ciao". Sala: "Ok. Oggi vedo Cardinale". E Boeri: "Io lo sento alle 16. Li sento".

Ora saranno i magistrati a stabilire se questi scambi costituiscano solo normali interlocuzioni politico-urbanistiche o se dietro ci sia un sistema opaco di pressioni, influenze e favoritismi. Ma la frase di Sala resterà il simbolo di un'intera vicenda: "Non posso fare spuntare torri dove non c'è nulla".