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05/05/2025 ore 12.34
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Salvini sullo sciopero dei trasporti: «Giusto farlo, ma non ogni giorno: così si danneggiano i lavoratori in viaggio»

Il ministro delle Infrastrutture sui disagi nel trasporto ferroviario e sulla nuova protesta di otto ore del personale: «Serve equilibrio. Stiamo investendo come mai prima in sicurezza e infrastrutture, con oltre 1.200 cantieri e 200 miliardi di euro in campo»

di Redazione

"Sul rinnovo dei contratti" nel settore trasporti "conto che le aziende si avvicinino alle richieste e che maggio non sia un mese con uno sciopero al giorno". Lo ha detto Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, a margine di un convegno sulla sicurezza del Trasporto ferroviario a Milano, commentando lo sciopero nazionale di 8 ore del personale ferroviario e degli appalti ferroviari previsto per domani. 

"Perché - ha continuato Salvini - il diritto allo sciopero è sacrosanto, ma fare nei trasporti quasi uno sciopero al giorno non aiuta lavoratrici e lavoratori che utilizzano il trasporto pubblico. Mi auguro che il diritto allo sciopero venga esercitato nel rispetto di tutti i lavoratori". Il ministro ha spiegato che, per quanto riguarda il comparto, "stiamo mettendo uomini, soldi e con il Dl Sicurezza più possibilità di intervento alle Forze dell'ordine: penso al taser, che da ministro accompagnai nella sperimentazione e che la sinistra non voleva e che adesso in tanti vogliono".
Quanto alla sicurezza "stiamo investendo come mai in precedenza", ha sottolineato il ministro. Alle questioni legate alla sicurezza nel settore, "rispondiamo con i fatti e con più di mille ragazzi e ragazze di Fs security che chi viaggia vede nelle stazioni e a bordo dei treni: l'obiettivo è arrivare a 1.500 con delle bodycam, per tutelare il lavoro delle Ferrovie dello stato", perché ci sono "troppi capitreno aggrediti, sia dei passeggeri e dei pendolari", ha continuato Salvini.

"Mi rivolgo agli utenti che lamentano qualche disagio e ritardo" sulla rete ferroviaria: "È vero, ma quando hai il massimo storico di cantieri aperti e treni circolanti, qualche problema che porta alla richiesta di dimissioni pressoché quotidiana del ministro ci può essere", ha aggiunto Salvini, ricordando che "abbiamo circa 1.200 cantieri aperti sulla linea ferroviaria italiana, il massimo storico, oltre che il massimo storico di treni circolanti che possono essere anche oltre 10.000" e che "stiamo investendo circa 200 miliardi sulla rete stradale, autostradale e ferroviaria".

"Potrei far finta di niente - ha continuato Salvini -. In Germania quando c'è qualche lavoro chiudono la linea, potrei dire a Fs e Rfi di lasciare stare e tenere aperti solo 800 cantieri, ma farei un torto a mio figlio, perché la rete se non la tieni aperta adesso...guardiamo il Ponte Morandi a Genova. Non basta".