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09/10/2025 ore 08.39
Italia Mondo

Una pace eterna e duratura per tutti: il mondo esulti. Per la Calabria un’occasione storica e straordinaria

In quel Mediterraneo che per secoli ha significato sangue, sofferenze atroci e guerre intestine, ora si giocherà la partita decisiva per lo sviluppo

di Massimo Tigani Sava

Da oggi cambia il mondo. Da oggi può cambiare, in positivo, anche la storia della Calabria, purché si mettano da parte rabbia, cattiveria, stupidità, e si inizi a pensare in positivo. Per un credente, sia esso musulmano, ebreo o cristiano, l’analisi è semplice. Dio ha aperto i cuori ed è scesa in Medio Oriente la provvidenza di manzoniana memoria. Per i laici, invece, è stata la parte raziocinante dell’uomo a urlare basta alle atrocità della guerra.

Chi l’avrebbe mai detto: Hamas ha ringraziato il presidente Usa Donald Trump per l’impegno, assieme a Qatar, Egitto e Turchia, a costruire una pace eterna. Il post di Donald Trump su Truth, che riproduciamo integralmente, sarà letto per sempre nei libri di storia, perché quasi sicuramente metterà fine alle atrocità disumane che hanno caratterizzato la storia del Medio Oriente e del Mediterraneo per troppo tempo.

Leggiamo assieme, parola per parola: «Sono molto orgoglioso di annunciare che Israele e Hamas hanno firmato entrambi la prima fase del nostro Accordo di Pace. Questo significa che tutti gli ostaggi saranno rilasciati molto presto e che Israele ritirerà i suoi soldati sulla linea stabilita come d'accordo, come primi passi verso una Pace Forte, Duratura ed Eterna. Tutte le Parti verranno trattate in modo equo! Questo è un Grande Giorno per il mondo arabo e musulmano, per Israele, tutte le Nazioni circostanti e gli Stati Uniti d’America e ringraziamo i mediatori del Qatar, dell’Egitto, della Turchia, che hanno lavorato con noi per realizzare questo Evento Senza precedenti. Siano benedetti i mediatori di pace!».

Vedere le donne di Gaza esultare in piazza è stupendo. La speranza è che più ostaggi possibile siano ancora vivi. Basta con l’odio. Ora si parli di umanità, di sviluppo, di crescita collettiva, di opportunità per tutti. E ritorniamo alla Calabria, terra amara e difficile, tanto ricca di potenzialità enormi quanto scontrosa, livorosa, assurda nelle sue eterne faide sanguinose e distruttive. Nel mondo globale è tutto collegato e quindi quanto sta accadendo di positivo in medio Oriente può dare il “la” alla centralità storica, geografica, economica e culturale della Calabria.

Un’occasione da non perdere e sulla quale si gioca la maturità o meno di un sistema politico impegnato a combattersi anziché a costruire, a spartirsi brandelli di potere invece che a pensare in grande, a esaltare il genio diffuso e le competenze di tanti calabresi e delle sue migliori imprese piuttosto che a soffocare fra contraddizioni che devono essere guarite. Per secoli il Mediterraneo ha significato terrore e paura per i calabresi. Fino ai primi anni dell’Ottocento, con un percorso di lunga durata partito mille anni prima, le incursioni arabe e poi turchesche hanno seminato violenza, terrore, atrocità.

Il Mediterraneo, unito e pacificato solo dalla grandezza di Roma, per oltre mille anni ha partorito schiavitù, ha fatto scorrere sangue, ha generato dolori infiniti. Oggi il messaggio condiviso di Donald Trump parla di “Pace Forte, Duratura ed Eterna”. Sì, “Eterna”. Ogni europeo, asiatico o africano che creda in qualcosa innalzi la sua preghiera per cementare queste parole nel materiale più duraturo. In questo nuovo scenario la Calabria ha un’occasione di rilevanza strategica per contribuire alla costruzione di percorsi virtuosi, per cooperare, per mettere a disposizione tutte le proprie competenze.

È auspicabile che la prima seduta del nuovo Consiglio regionale parta da qui, con visioni alte e comuni, nell’ovvia dialettica fra maggioranza e opposizione, ma nella comune volontà di fare, di sanare le ferite aperte, di gettare nella spazzatura le cose sbagliate e di puntare su quelle giuste. L’ennesima lotta per occupare caselle fine a se stesse non avrebbe senso. Ora serve quello spirito che animò i padri costituenti nel 1946: allora si ricostruì l’Italia, da oggi si cominci a ricostruire la Calabria. Le opportunità sono immense, non le si sprechi inseguendo individualismi e obiettivi insani. Dalla terra lacrimante di Gaza parte lo tsunami più entusiasmante che si sia mai visto da tante generazioni.