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01/05/2025 ore 08.48
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Usa e Ucraina firmano l’accordo sulle terre rare: svolta nei rapporti tra i due Paesi

L'intesa garantisce l'accesso privilegiato degli Stati Uniti ai nuovi progetti di investimento per sviluppare le risorse naturali, compresi alluminio, grafite, petrolio e gas 

di Redazione Politica

Usa e Ucraina hanno firmato l'accordo su minerali. Lo scrive Bloomberg, riferendo che l'intesa garantisce l'accesso privilegiato Usa ai nuovi progetti di investimento per sviluppare le risorse naturali ucraine, compresi alluminio, grafite, petrolio e gas naturale.

«Sono grata a tutti coloro che hanno lavorato per l'accordo e lo hanno reso più significativo. Ora il documento è tale da garantire il successo per entrambi i nostri Paesi, Ucraina e Stati Uniti»: così la vicepremier ucraina Yulia Svyrydenko ha commentato le intese siglate tra Kiev e Washington, secondo quanto riferito dai media ucraini.

«Il 30 aprile, Ucraina e Stati Uniti hanno firmato un accordo sui minerali, atteso da tempo, che istituisce un fondo di investimento congiunto in Ucraina», ha annunciato Svyrydenko, che oggi era a Washington per firmare l'accordo quadro a nome dell'Ucraina. Ha firmato il documento insieme al segretario al Tesoro statunitense Scott Bessent. Poco prima della firma dell'accordo a Washington il premier ucraino Denys Shmyhal aveva annunciato il via libera del suo governo, precisando che il Fondo di Investimento per la Ricostruzione sarà gestito congiuntamente da Kiev e Washington in un partenariato paritario, con entrambe le parti che contribuiranno al fondo. Secondo Shmyhal, i futuri aiuti militari degli Stati Uniti possono essere considerati contributi al fondo, ma l'assistenza precedente non è inclusa.

«L'accordo - ha precisato - non prevede alcun obbligo di debito», ha affermato Shmyhal, e l'Ucraina manterrà «il pieno controllo sul sottosuolo, sulle infrastrutture e sulle risorse naturali», ha affermato. L'istituzione del fondo non interferirà, inoltre, con il percorso dell'Ucraina verso l'adesione all'Unione Europea.

Svyrydenko ha confermato queste clausole in un post sui social media, aggiungendo che le aziende statali ucraine come Energoatom e Ukrnafta manterranno la proprietà statale e che l'accordo è conforme alla Costituzione ucraina.

Il fondo sarà alimentato esclusivamente dai proventi derivanti dalle licenze di nuova emissione: «Stiamo parlando del 50% dei fondi provenienti dalle nuove licenze per progetti nel campo dei minerali critici, del petrolio e del gas che andranno a bilancio dopo la creazione del Fondo», ha scritto.

«I proventi derivanti da progetti già avviati o i proventi a bilancio non sono inclusi nel Fondo. L'accordo prevede un'ulteriore cooperazione strategica». Le entrate e i contributi del fondo non saranno tassati né in Ucraina né negli Stati Uniti, ha aggiunto.

Come parte dell'accordo, gli Stati Uniti contribuiranno ad attrarre ulteriori investimenti e tecnologie in Ucraina, ha affermato Svyrydenko.

Secondo il Washington Post (Wp), l'accordo non fornisce garanzie concrete di sicurezza all'Ucraina. Esso sancisce invece un «allineamento strategico a lungo termine» tra le due nazioni e promette agli Stati Uniti «il sostegno alla sicurezza, alla prosperità, alla ricostruzione e all'integrazione dell'Ucraina nel contesto economico globale».

L'accordo non include, inoltre, alcun riferimento alla centrale nucleare di Zaporizhzhia (Znpp) occupata dai russi, riporta il Wp. Funzionari statunitensi avevano precedentemente suggerito di assumere il controllo dell'impianto nell'ambito di un futuro accordo di pace.

L'accordo quadro Usa-Ucraina dovrà ora essere sottoposto al vaglio del parlamento di Kiev.