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14/10/2025 ore 08.30
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Verona, morti tre carabinieri durante uno sgombero: gli occupanti avrebbero fatto esplodere la casa

La struttura, satura di gas, è esplosa al momento dell’irruzione delle forze dell’ordine. Due dei tre fratelli che si erano barricati all’interno sono stati subito fermati, mentre il terzo è stato arrestato dopo essere riuscito a fuggire per i campi

di Redazione

Tre carabinieri sono morti e 15 tra militari e agenti di polizia sono rimasti feriti nell’esplosione di una casa colonica a Castel d’Azzano, in provincia di Verona.

Secondo le prime ricostruzioni, le forze dell’ordine erano intervenute per eseguire uno sgombero nei confronti di tre fratelli sessantenni che occupavano l’abitazione, quando si è verificata la deflagrazione. L’edificio, saturo di gas, è crollato e avvolto dalle fiamme, travolgendo i militari e i soccorritori. Le vittime sono: Marco Piffari (56 anni), Davide Bernardello (36 anni) e Valerio Daprà (56 anni).

Le operazioni di soccorso sono state immediate: sul posto erano già presenti sanitari del Suem e Vigili del fuoco, ma per i tre carabinieri non c’è stato nulla da fare. Una donna, una dei fratelli, è rimasta ferita e ricoverata in ospedale; un secondo fratello è stato fermato, mentre è stato arrestato dopo essere riuscito a fuggire per i campi.

L’intervento era stato pianificato da giorni, dopo le minacce dei tre occupanti di farsi esplodere. Considerata la pericolosità, erano stati coinvolti carabinieri dei reparti speciali e agenti Uopi. Durante l’irruzione, un forte odore di gas ha preceduto l’esplosione che ha investito gli operatori.

«Una tragedia incredibile, frutto di comportamenti assurdi», ha dichiarato il procuratore capo di Verona, Raffaele Tito, spiegando che l’operazione mirava anche al sequestro di bottiglie molotov.

Sul posto sono giunti il Questore di Verona Rosaria Amato, il comandante provinciale dei Carabinieri Claudio Papagno e quello della Legione Veneto Giuseppe Di Liso.

Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi ha parlato di un “bilancio terribile”, mentre il ministro della Difesa Guido Crosetto ha reso onore ai tre militari caduti: il luogotenente Marco Piffari, il carabiniere scelto Davide Bernardello e il brigadiere capo Valerio Daprà, “che hanno sacrificato la propria vita al servizio del Paese”.

I tre prestavano servizio tra Padova e Mestre. Il sindacato SIM Carabinieri, in una nota, ha espresso cordoglio alle famiglie e ai colleghi feriti: “Colleghi stimati, hanno onorato l’uniforme con dedizione e altruismo fino all’estremo sacrificio”.