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17/08/2025 ore 07.32
Destinazioni

Da Monte Pecoraro alla Riserva Cropani-Micone: i sentieri naturalistici per scoprire la ricchezza dell’entroterra vibonese

Non solo mare. Il territorio vibonese offre itinerari montani di suggestiva bellezza. Ecco alcuni luoghi imperdibili illustrati da Giulia Teresa Scordo, presidente dell’associazione Terre bruniane

di Giusy D'Angelo
Siti naturalisti nel Vibonese (foto di Giulia e Francesca Scordo)

Le spiagge bianche, il cielo che si perde con il mare. Ma anche la ricchezza dell’entroterra con i suoi boschi e storia millenaria. Il comprensorio vibonese ha moltissimo da offrire dal punto di vita naturalistico e alcune aree, dai più profondi conoscitori del territorio, sono considerate delle perle di rara bellezza da proteggere e tutelare. Siti naturalistici lontani dalle grandi rotte del turismo di massa che rappresentano, per quanti desiderano una vacanza diversa, tappe imperdibili. Ne abbiamo parlato con Giulia Teresa Scordo, ambientologa e presidente dell’associazione serrese Terre bruniane. Il sodalizio, nato del 2019, è tra i più attivi della provincia, specializzato nel settore trekking. Ciclicamente l’associazione promuove iniziative volte alla conoscenza del territorio, organizzando percorsi escursionistici sempre partecipati.

Il bosco Archiforo 

L’area interna regala sempre esperienze uniche: «Tra i siti naturalistici più visitati sicuramente è da citare il Bosco Archiforo, uno dei più affascinanti boschi che abbiamo sulle Serre, caratterizzato dalla presenza di habitat naturali peculiari, tra cui i boschi sud appenninici di abete bianco, al cui interno è possibile ammirare esemplari di abeti bianchi secolari. Oltre a essere parte del Parco Naturale Regionale delle Serre – spiega la presidente Scordo - il valore naturalistico del bosco è riconosciuto anche a livello europeo, infatti, questo è designato come Zona Speciale di Conservazione all’interno della rete ecologica diffusa europea “Rete Natura 2000”. Inoltre, per le sue peculiarità, l’Archiforo è stato annoverato dall’immunologo giapponese Qing Li tra i 40 boschi al mondo in cui praticare lo shinrin-yoku, ovvero il “bagno di foresta”».

Santa Maria e la riserva Cropani-Micone

Di straordinaria bellezza «anche il Bosco di Santa Maria, caratterizzato principalmente da boschi di faggio e abete bianco, anch’esso Zona Speciale di conservazione e tutelato dal Parco delle Serre. Il bosco – ci spiega - è attraversato dal Sentiero Frassati, un percorso ad anello lungo circa 20 km che collega Serra San Bruno a Mongiana».

L’associazione Terre bruniane continua: «Proprio a Mongiana consigliamo di visitare la Riserva naturale biogenetica “Cropani Micone” e i suoi laghetti». Continua a leggere su IlVibonese.it.