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14/03/2025 ore 15.23
Destinazioni

Una piccola Albania alle porte di Catanzaro, viaggio alla scoperta della comunità arbëreshë di Caraffa

Le telecamere di Arbëria News, l’approfondimento di LaC dedicato alla minoranza etnica albanese presente in Calabria, hanno raggiunto il borgo del Catanzarese per entrare in contatto con le tradizioni culturali ereditate dalla Terra delle Aquile

di Francesco Graziano

Una piccola Albania alle porte di Catanzaro. A camminarci dentro, per le sue strade, le sue piazze ed i suoi vicoli, l'impressione è di trovarsi dall'altra parte del mar Ionio, nella Terra delle Aquile. Un cartello scritto in arbëreshë, parlata ereditata dal gruppo di albanesi che intorno al 1450 fondarono la comunità, è il benvenuto atteso da chi per la prima volta raggiunge il paese, perseguitato fino ad allora dal dubbio di aver sbagliato strada.

Il borgo di Caraffa d'altronde non si scorge con facilità dall'esterno. La prima casa che spunta all’orizzonte è infatti un'incursione negli occhi dei viaggiatori che si materializza soltanto dopo aver attraversato l'ultima curva della provinciale. "Par che gli sguardi altrui non abbia cari" scriveva il poeta caraffoto e garibaldino Luigi Comi, marcando l’attitudine della cittadina dai pochi residenti allo starsene in disparte. Una comunità piccola e timida, insomma.

Per entrare in contatto con il patrimonio storico e linguistico del comune guidato dal sindaco Antonio Sciumbata, le telecamere di Arbëria News, l’approfondimento giornalistico del network LaC dedicato alla minoranza etnica albanese presente in Calabria, hanno raggiunto il borgo situato nell'Istmo di Marcellinara. Ad accogliere la troupe è stato proprio il primo cittadino che ha inteso condividere con i telespettatori e gli utenti del web una serie di informazioni e nozioni storiche legate a Caraffa.

Un'occasione per parlare inoltre di alcune iniziative messe in campo negli ultimi anni, grazie anche all'impegno del presidente del consiglio comunale con delega alla cultura Serena Notaro, per valorizzare e custodire l'eredità culturale ricevuta dall'Albania. Tra i luoghi visitati nel corso del servizio tv si è inserito anche il Museo del costume e della cultura arbëreshë dedicato al glottologo Giuseppe Gangale.