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08/07/2025 ore 22.00
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Viaggio tra i gessi di Giuseppe Maria Pisani, custoditi nella gipsoteca di Serra San Bruno

VIDEO | Molte opere dell’artista serrese impreziosiscono piazze e chiese di diversi centri italiani ed esteri, il ricordo nelle parole del figlio Domenico 

di Rossella Galati

È dedicata allo scultore serrese Giuseppe Maria Pisani, nato nel 1927 e scomparso nel 2016, la gipsoteca di Serra San Bruno, che a partire dal laboratorio originale dell'artista ne custodisce disegni, progetti e soprattutto gessi. «La gipsoteca è una raccolta di gessi - spiega il figlio dell'artista nonché storico dell'arte, Domenico Pisani - e questi gessi sono stati raccolti nel corso di una vita di lavoro da mio padre, di tutto quello che lui aveva prodotto in gioventù e poi nella maturità. I gessi sono un passaggio, una fase intermedia della scultura perché la prima fase è la modellazione, poi si passa al gesso e poi si passa alla traduzione o in marmo o in bronzo».

Arte e territorio 

L'intero territorio serrese ma non solo parla di Pisani, molte sue opere impreziosiscono infatti piazze e chiese di diversi centri italiani ed esteri. «A cominciare dalla gradinata di Santa Maria del Bosco, qui a Serra, finendo alla porta di bronzo dell'Addolorata, nel paese è come se ci fosse un museo diffuso delle sue opere, per cui qui si può vedere il gesso, in paese si possono vedere invece i bronzi e le realizzazioni dei ferri battuti o delle architetture che lui ha pensato». Non solo sculture, busti di personaggi illustri o monumenti di arte sacra, la gipsoteca con i suoi tre piani custodisce anche quadri a pastello, come "i certosini nel chiostro" o "i certosini in biblioteca".

Un ricordo indelebile

Il museo, che per tutto il periodo estivo ospiterà anche una mostra dedicata a Sharo Gambino pittore, può essere visitato tutti i giorni e nel periodo invernale su prenotazione o nel fine settimana. «L'esigenza di dare vita a questo luogo nasce dal ricordo di mio padre - conclude Domenico Pisani -. Non si poteva dimenticare un artista così importante che ha lasciato una traccia molto profonda in questa zona per cui ricordarlo era doveroso».