A Cosenza torna l’evento più dolce dell’anno, tutto pronto per la Festa del cioccolato
Dal 24 al 26 ottobre Corso Mazzini ospiterà la storica kermesse ideata dalla Cna e organizzata da oltre venti anni. Ecco cosa è previsto
Cosenza rinnova il suo appuntamento con la dolcezza e la tradizione: dal 24 al 26 ottobre su Corso Mazzini, grazie alla disponibilità del sindaco Franz Caruso, andrà in scena la ventiduesima edizione della Festa del Cioccolato, manifestazione ormai storica e punto di riferimento nel panorama degli eventi regionali.
Ideata dalla CNA e organizzata da oltre vent’anni da Pino De Rose della Publiepa, la kermesse ha saputo affermarsi come una delle iniziative più attese dell’anno, capace di attrarre visitatori da tutta la regione e non solo. Anche quest’anno la macchina organizzativa è partita: i motori si stanno scaldando e quasi tutto è pronto per tre giornate all’insegna del gusto, della tradizione e della valorizzazione dell’intero territorio.
Stand espositivi, laboratori per bambini con la maestra Isabella Mascaro, degustazioni e spettacoli con un occhio alla solidarietà, animeranno Corso Mazzini, che per l’occasione si trasformerà in un salotto del gusto e della creatività artigiana, con il cioccolato come assoluto protagonista. L’edizione di quest’anno si arricchisce con una gara tra i “maestri cioccolatieri per un giorno” che saranno giudicati da un’ “ autorevole” giuria con l’assegnazione del premio miglior dolce al cioccolato.
Il neo presidente della CNA di Cosenza, Michele Marchese, ha dichiarato: «La Festa del Cioccolato è una manifestazione che incarna al meglio lo spirito della nostra associazione: promuovere l’artigianato, sostenere le imprese e valorizzare il territorio. Ideata e promossa dalla CNA da oltre vent’anni, grazie all’impeccabile organizzazione di Pino De Rose di Publiepa, questa kermesse – tra le più longeve del territorio regionale – rappresenta una tradizione solida, capace di rinnovarsi e di attrarre ogni anno un pubblico sempre più numeroso. È una festa che unisce la comunità, arricchisce il tessuto economico e contribuisce a diffondere la cultura del saper fare, fatta di passione, creatività e qualità».