Ad Armonie della Magna Graecia la pianista Parisi: «Fortissimo il legame con la mia Calabria»
La giovane musicista si esibirà nell’ambito della rassegna in scena a Palazzo Santa Chiara a Tropea. Alla nostra testata racconta: «Tanti sacrifici ma non la vivo come una rinuncia»
Martedì 22 luglio 2025, alle ore 22:00, la rassegna “Armonie della Magna Graecia – Serate Musicali” ospita un concerto straordinario della pianista Liliana Parisi presso lo storico Palazzo Santa Chiara di Tropea.
Liliana Parisi, calabrese classe 1998, dopo essersi formata presso il Conservatorio di Vibo Valentia, ha proseguito i suoi studi, conseguendo il biennio specialistico, con lode e menzione d’onore, presso il Conservatorio di Milano. Attualmente è dottoranda di ricerca nello stesso istituto, con una tesi dedicata alla musica contemporanea, ambito in cui ha già tenuto conferenze internazionali in Estonia e che la porterà prossimamente a Helsinki e in Portogallo.
Dopo aver proposto un gradito repertorio tutto contemporaneo durante la scorsa edizione, la pianista offre adesso un raffinato programma incentrato sul pianismo francese del primo Novecento: “Pour le piano” di Claude Debussy e “Miroirs” di Maurice Ravel.
Pour le piano (1901) segna una svolta nel linguaggio pianistico di Debussy: un’opera in tre movimenti – Preludio, Sarabanda e Toccata – che fonde elementi della tradizione barocca con la libertà timbrica e armonica dell’autore. Il Prélude, energico e virtuosistico, apre con slancio; la Sarabande, centrale, è contemplativa e sospesa; la Toccata finale esplode in una corsa ritmica di grande brillantezza.
A seguire, “Miroirs” (1905) di Ravel, ciclo di cinque brani in cui il compositore esplora mondi interiori e impressioni fugaci: dalle atmosfere esotiche di Une barque sur l’océan ai giochi luminosi di Alborada del gracioso, ogni pagina è una miniatura sonora densa di colore, ritmo e poesia.

Liliana Parisi e la passione per la musica e per il pianoforte. Come e quando comincia questa passione?
È cominciata per caso: i miei genitori mi iscrissero per una lezione di prova all'età di sei anni. Non c’era nulla di imposto, solo un tentativo. Mi è molto piaciuto ed ho iniziato a studiare con regolarità. Col tempo è diventata una vera dedizione, una presenza costante, che mi ha tenuta incollata al pianoforte e che continua a crescere ogni giorno
Una passione che costa sacrifici, impegni, rinunce.
Sì, la musica richiede tantissimo: tempo, concentrazione, pazienza. Ma non lo vivo come una rinuncia: è una strada che ho scelto consapevolmente e che mi restituisce molto, in termini umani e artistici. Certo, a volte comporta delle distanze – da affetti, luoghi – ma credo che ogni scelta profonda comporti dei sacrifici, e se li si fa con convinzione, diventano parte del percorso.
Martedì 22 luglio sera, il tuo concerto a Tropea. Ci puoi anticipare qualche pezzo?
Sarà un viaggio nel pianismo francese di inizio Novecento. Suonerò Pour le piano di Debussy, che è una delle sue prime opere per pianoforte “maturo”: ricca di contrasti, con momenti di grande lirismo e altri più brillanti e virtuosistici. E poi Miroirs di Ravel, un ciclo poetico e visionario, pieno di immagini in musica: riflessi, paesaggi, ombre, luci. È un programma che amo molto, e che mi emoziona condividere in Calabria.
Dove lo vedi il tuo futuro di artista? Possibile in Calabria?
Mi piacerebbe che la Calabria potesse essere parte del mio futuro artistico. È una terra che "sento" profondamente e che mi ha dato tanto. Purtroppo, spesso manca una vera continuità nei progetti culturali e nelle opportunità, soprattutto per i giovani. Ma credo molto nel valore di tornare, di costruire anche qui, magari portando con me ciò che ho imparato altrove. Il mio lavoro mi porta spesso fuori — ora sto conseguendo un dottorato di ricerca al Conservatorio di Milano e sto partecipando a conferenze internazionali — ma il legame con la Calabria resta fortissimo, e spero possa diventare sempre più concreto soprattutto sul piano professionale.
Il concerto, patrocinato dalla Regione Calabria e dal Comune di Tropea, è un’occasione per ascoltare dal vivo la raffinata ricchezza della musica francese.