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28/07/2025 ore 16.36
Eventi

Chef stellati e solidarietà, a Catanzaro “La Cena Straordinaria” regalerà un sorriso ai bambini ricoverati in ospedale

Il ricavato dell'iniziativa promossa dall'associazione "Città del Vento", che vedrà protagonisti sei eccellenze calabresi della cucina, sarà destinato al reparto di onco-ematologia pediatrica dell’Azienda “Dulbecco” 

di Francesco Graziano

L'appuntamento è per mercoledì 10 settembre. "La Cena Straordinaria" è pronta a tornare per trasformare corso Mazzini in un ristorante a cielo aperto e dar vita ad un evento enogastronomico che unisce alta cucina, solidarietà e bellezza nel cuore antico della città di Catanzaro. L'iniziativa, promossa dall’associazione "Città del Vento" in collaborazione con la Regione Calabria – Assessorato all’Agricoltura, il Comune di Catanzaro, l’Arsac, l’Associazione Provinciale Cuochi Catanzaresi e diversi partner privati, vedrà protagonisti, anche quest’anno, i sei chef calabresi insigniti della stella Michelin: Luca Abbruzzino, Luigi Lepore, Nino Rossi, Caterina Ceraudo, Antonio Biafora e Riccardo Sculli, guidati dal coordinamento dello chef Antonio Abbruzzino. Oltre 400 metri di tavola imbandita ospiteranno mille partecipanti, pronti ad assaporare deliziose portate a base di prodotti del territorio di primissima qualità, in un perfetto equilibrio tra tradizione e innovazione. Il ricavato dell'iniziativa, al netto delle spese, sarà destinato al reparto di onco-ematologia pediatrica dell’Azienda ospedaliera “Dulbecco” di Catanzaro per andare incontro ai desideri dei bambini ricoverati nel nosocomio. I mille biglietti sono già disponibili sul portale Vivaticket.

Tra gli ospiti della manifestazione promossa dall’associazione “Città del vento”, circolo che aderisce alle Acli, anche il telecronista Rai Francesco Repice e l’inviata di Amazon Prime Giulia Mizzoni. Per conoscere più nel dettaglio l'iniziativa abbiamo incontrato il presidente del sodalizio che ha voluto promuovere "La Cena Straordinaria" Alessandro Astorino.

• Presidente Astorino, nelle passate edizioni “La Cena Straordinaria” ha saputo tenere assieme alta cucina, solidarietà e bellezza, dando modo alla città di Catanzaro di trasformarsi in un vero e proprio ristorante sotto le stelle per una buona causa. Per quest’anno c’è da attendersi qualche novità al format?

«Un vero e proprio ristorante sotto le stelle, vero. Ma aggiungerei anche sotto la pioggia e un vento incessante. Il solo pensiero mi mette ancora paura! Eppure, ce l’abbiamo fatta, ed è andata talmente bene da riproporla anche nel 2025, il 10 settembre: stessa location, stessi cuochi, stesso format ma con tante sorprese per i nostri 1000 commensali».

Grazie a “La Cena Straordinaria” la solidarietà si svela, diventa occasione di aggregazione. Le chiedo: è nella condivisione che la necessità di aiutare il prossimo si fa più visibile e concreta?

«Senza la condivisione non potremmo fare nulla. E con La Cena Straordinaria intendiamo porre in evidenza proprio questo fattore: uniti, stando insieme, possiamo raccontare una storia migliore, regalare un’immagine positiva della nostra Calabria, delle sue eccellenze culinarie, culturali e soprattutto del suo animo solidale. Tutti insieme, infatti, realizzeremo tanti sogni di bambini che lottano quotidianamente per salvare la propria vita».

• Con quale spirito i sei chef calabresi insigniti della stella Michelin hanno accolto il rinnovato invito a contribuire con il loro talento e la loro professionalità all’evento?

«Con lo stesso spirito dello scorso anno, quando in preda allo sconforto per le condizioni meteo e per dei fisiologici problemi organizzativi, si sono prodigati al massimo per rendere possibile tutto quello che è stato realizzato: un’indimenticabile cena nel cuore del centro storico della città di Catanzaro, con piatti strepitosi e un servizio impeccabile».

• Quali sono le aspettative dell’associazione da lei rappresentata in termini di partecipazione e coinvolgimento della comunità catanzarese e calabrese?

«Mi permetta di manifestare tutto l’apprezzamento dell’Associazione Città del Vento che mi onoro di rappresentare insieme ai miei compagni di viaggio Luca, Angelo e Vincenzo. Un apprezzamento che nasce dal convinto sostegno istituzionale della Regione Calabria nella persona dell’assessore Gianluca Gallo, dell’Arsac, del comune di Catanzaro, delle tante attività private che supportano il progetto e ovviamente delle 1000 persone che riempiranno il nostro lunghissimo tavolo da 400 metri lineari».

• Qual è l’organizzazione o la causa benefica a cui verrà destinato il ricavato della cena? Quali le ragioni di questa scelta?

«Dopo gli Insuperabili, la scelta è ricaduta subito sul reparto di ematologia e oncologia pediatrica dell’A.O. Dulbecco di Catanzaro, che attraverso l’operato dell’associazione Asca&Ste, realizza i sogni dei bambini ricoverati nei loro reparti. Bimbi che esprimono dei desideri e che grazie a questi, affrontano le loro malattie con uno stimolo ancor più importante. Incontrare un personaggio famoso, un viaggio, una crociera, andare a Disneyland, un volo in elicottero. La loro fantasia non ha limiti e noi quest’anno faremo di tutto per raccogliere più fondi possibili. E dopo aver visitato quei reparti, quei corridoi, e aver incrociato gli occhi di quei bambini e dei loro familiari, sentiamo ancor di più la necessità di andare oltre ogni limite».

• “La Cena Straordinaria” consente alla città di Catanzaro di esibire la bellezza custodita nel suo centro storico. L’evento è quindi anche occasione per far conoscere meglio il territorio e le peculiarità artistiche, storiche e paesaggistiche che lo caratterizzano?

«Catanzaro è la nostra città, e la Calabria è casa nostra. Non conosciamo barriere, divisioni, campanili. La Cena sarà una bellissima vetrina per il capoluogo, per i suoi grandi tesori e per le bellezze che siamo certi, avranno la giusta visibilità. A partire dal centro storico che è un’autentica meraviglia (speriamo, almeno il 10 settembre, senza vento e pioggia)».

• Da un punto di vista personale, quanta soddisfazione c’è nel guidare un’associazione, “Città del Vento”, capace di dar vita ad un evento così importante e che rende il cuore dei partecipanti immune all’indifferenza?

«Apparteniamo con Città del Vento alla grande famiglia delle Acli, portatori di valori ben definiti come la solidarietà, l’ascolto e l’impegno civico. Questa è l’unica cosa in cui crediamo e organizzare La Cena Straordinaria è uno dei nostri modi per abbattere il muro dell’indifferenza. Lo scorso anno ci siamo riusciti alla grande e quest’anno vogliamo fare un altro passettino in avanti. E poi, saremo ancora una volta in 1000, non possiamo aver paura di nulla».