Estate virtuosa a Cassano tra cultura, tradizione e incontri autentici
Programmati una serie di eventi per un'offerta ricca e consapevole che dimostra come sia possibile organizzare momenti di qualità con risorse limitate
Cassano si distingue quest'estate per un calendario di eventi condiviso con l’Associazione Laghi di Sibari e il Parco Archeologico di Sibari che, pur brillando per la qualità e la partecipazione, pone un'attenzione particolare all’aspetto della parsimonia valorizzando ed innalzando l’evento al vero senso dell'incontro, lontano dalla frenesia e dal chiasso. Le manifestazioni finora svolte testimoniano un impegno concreto nel valorizzare il patrimonio culturale e la coesione sociale dimostrando che l'intrattenimento di valore non richiede necessariamente grandi dispendi economici. Il fulcro di questa programmazione è la volontà di creare momenti di aggregazione autentica dove il piacere della condivisione prevale sulla mera spettacolarizzazione. Il bello delle “reunion” è avere tempo di chiacchierare con gli amici che non vedi da tempo, non distratto, invece, dal conquistare il primo posto sotto il palco che occuperà il personaggio famoso di turno.
Diversi gli eventi che si caratterizzano sinora nel favorire “l’incontro” che hanno già riscosso un notevole successo spiccando per originalità e profondo significato.
Il suggestivo Giardino degli Aranci (un anfratto posto nel centro storico nelle immediate vicinanze del vecchio edificio comunale, ahimè anche ristrutturato ma di fatto abbandonato) ha fatto da cornice a un evento che ha unito cultura e innovazione con una versione rivisitata dell'opera di Dante curata con maestria dall'Istituto Comprensivo Lauropoli-Sibari-Cassano. Questa rappresentazione ha offerto un'opportunità per apprezzare la grandezza del “Sommo Poeta” attraverso una lente contemporanea, coinvolgendo attivamente studenti e comunità in un progetto educativo e artistico di alto livello. L'impegno delle scuole in queste iniziative, tra l’altro anche nel periodo di vacanze, dimostra come la cultura possa essere accessibile e formativa, con un occhio attento alla sostenibilità economica.
Scorrendo in quello che è sinora è stato, menzione di rilievo merita il viaggio nel cuore storico della città proposto dall’Associazione Streata Majstra che ha incantato residenti e visitatori con "La Notte dei Vicoli". Questo evento ha trasformato il centro storico di Cassano in un palcoscenico a cielo aperto dove arte, musica e tradizioni si sono fuse. Percorrendo i vicoli, i partecipanti hanno potuto immergersi in un'atmosfera quasi tornando indietro nel tempo riscoprendo angoli nascosti e storie antiche. L'iniziativa ha valorizzato il tessuto urbano e la memoria collettiva promuovendo un turismo lento e consapevole che si nutre di esperienze autentiche piuttosto che di attrazioni costose.
Il concetto che la famiglia si confronta bene quando si riunisce intorno ad una tavola bandita, non importa se ricca o povera, è stata la proposta dell’Associazione ProLauropoli. Una lunga tavola nel quartiere lauropolitano, arredata di tutto e di più, piazzata sul centralissimo Corso Laura Serra, è stato il tocco “gentile” della serata. "Assettet che ti cunt nu fatt" (siediti che racconto un fatto) era la classica frase che si raccoglieva soprattutto dagli anziani quando si andava a far loro visita. Per allungare il tempo della compagnia, si snocciolava la classica frase che, alla fine, era solo una semplice trovata per intrattenere l’ospite. La proposta condivisa da tanta gente ha offerto un prezioso momento di convivialità (tutto offerto dall’organizzazione) proprio invitando il pubblico a sedersi e ascoltare racconti di vita che ognuno piazzava, aneddoti e leggende della tradizione locale. Un vero e proprio omaggio all'arte della narrazione orale, che ha permesso di rinsaldare i legami comunitari e tramandare il sapere popolare alle nuove generazioni. L'evento ha evidenziato come il più grande valore risieda nella condivisione di storie e nella ricchezza del patrimonio immateriale.
Questi eventi, pur nella loro diversità, condividono un filo conduttore, la convinzione, cioè, che la cultura e l'aggregazione possano prosperare anche con risorse limitate, puntando sulla creatività, sul volontariato e sull'autenticità delle relazioni umane. Sono scelte, chiaramente, che possono o non possono piacere ma Cassano, con la sua programmazione estiva, offre un esempio virtuoso di come sia possibile coniugare divertimento, crescita culturale e gestione oculata delle risorse semplicemente riscoprendo il piacere dell'incontro genuino.