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03/11/2025 ore 15.11
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Giganti Mont'e Prama e Bronzi di Riace insieme in una mostra: il progetto che lega la Sardegna alla Calabria

In occasione della Borsa Mediterranea del turismo archeologico di Paestum prime interlocuzioni. Il presidente della Fondazione Mont'e Prama, Anthony Muroni: «Ponte ideale tra Civiltà Nuragica e Magna Grecia»

di Redazione
I bronzi (immagine Calabria straordinaria) e i giganti (foto Fondazione Mont'e Prama)

I Giganti di Mont'e Prama e i Bronzi di Riace protagonisti insieme di una esposizione. Il primo passo è stato mosso in occasione della ventisettesima edizione della Borsa Mediterranea del turismo archeologico di Paestum, in Campania. Il presidente della Fondazione Mont'e Prama, Anthony Muroni, e il direttore del Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria Fabrizio Sudano hanno stretto un accordo preliminare.

«È un'iniziativa che farà parlare ancora di più sia dei Bronzi che dei Giganti - ha commentato il direttore del MArRC - . Questo di Paestum è stato un primo incontro interlocutorio ma ci ha permesso di iniziare un discorso che promette bene per il futuro». Parla di «nascita di un legame culturale tra Sardegna e Calabria» Anthony Muroni. «Non si tratta solo di un possibile progetto espositivo - ha spiegato - ma di un ponte ideale tra Civiltà Nuragica e Magna Grecia e tra due scoperte straordinarie avvenute in Italia».

La Borsa Mediterranea del turismo archeologico di Paestum è stata anche l'occasione far conoscere il Sinis e i Giganti. Lo stand allestito da Fondazione e Gal Sinis nelle quattro giornate della fiera è stato preso d'assalto.

Il mistero dei Bronzi di Riace, le terre di fusione custodite al Museo di Reggio al centro di nuovi studi

Particolarmente seguita la conferenza «Le attività di ricerca e valorizzazione della Fondazione Mont'e Prama» che ha visto gli interventi di Giorgio Murru, direttore dell'Area scientifica della Fondazione, Luca Cheri, direttore del Museo Civico Giovanni Marongiu di Cabras, Ilaria Orri, curatrice dell'Area Archeologica di Tharros, Nicoletta Camedda, curatrice dell'Ipogeo di San Salvatore e Viviana Pinna, curatrice dell'Area archeologica di Mont'e Prama.

Successo anche per lo spazio dedicato ad anche per lo spazio dedicato ad "ArcheoIncoming", l'iniziativa realizzata in collaborazione col Gal Sinis in cui sono state raccontate le esperienze della Fondazione in dialogo con il territorio e gli itinerari turistici nel Parco archeologico naturale del Sinis, pensati per i visitatori. Fondazione Mont'e Prama protagonista poi, del convegno "Scavi e concessioni di ricerca: la comunicazione e gli enti gestori". Tra gli interventi, quello del presidente della Fondazione Muroni, dell'archeologo Paolo Giulierini e della direttrice del Parco archeologico di Paestum e Velia, Tiziana D'Angelo.