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15/04/2025 ore 14.18
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La Milanesiana (ri)parte da Crotone: il viaggio culturale 2025 comincia dal Sud

Il 22 maggio la rassegna ideata da Elisabetta Sgarbi arriva per la prima volta nella città pitagorica, aprendo la 26ª edizione dedicata al tema dell’“Intelligenza”, con grandi ospiti internazionali e un omaggio alle radici storiche e culturali del Mediterraneo

di Redazione

Dopo il successo della straordinaria edizione del 25° anniversario, La Milanesiana ideata e diretta da Elisabetta Sgarbi prosegue il suo viaggio culturale con una nuova stagione ricca di incontri che si snoderanno tra maggio e luglio 2025, con 64 appuntamenti in 19 città italiane unendo Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport e Fumetto.

Ogni anno La Milanesiana affronta un tema che caratterizza e attraversa l’intero programma. Il filo conduttore di questa 26esima edizione è Intelligenza, una parola dal significato ampio, anima del mondo e virtù da coltivare, suggerita a Elisabetta Sgarbi da Massimo Cacciari (che sarà a La Milanesiana il 3 e il 9 giugno a Milano). La rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, quest’anno si tinge delle sfumature del blu rielaborata da Franco Achilli. Un colore spesso associato alla logica, alla calma e all'affidabilità, che trasmette serenità e speranza in un mondo in cui è sempre più difficile orientarsi.

Il 22 maggio per la prima volta la rassegna arriverà a Crotone per sottolinearne il ruolo attivo nel panorama culturale contemporaneo, una città che vanta una storia millenaria come importante polo della Magna Grecia e che oggi offre una combinazione unica di patrimonio storico e bellezze naturali. Intervengono i Premi Pulitzer Michael Cunningham e Andrew Sean Greer, l’autore Enrico Rotelli e il matematico Paolo Zellini che riceve il Premio Scuola Pitagorica / La Milanesiana per le Scienze. Chiude la serata l’intervento musicale di Paolo Fresu accompagnato da Pierpaolo Vacca.

Ad anticipare il primo incontro sarà la mostra a cielo aperto dedicata a Marco Lodola nell’Isola di Albarella, visitabile da domenica 20 aprile. Come in tutte le edizioni, l’arte ricopre un ruolo importante all’interno della rassegna che quest’anno ospita in totale 8 + 1 mostre in varie città italiane.

Dichiara Elisabetta Sgarbi, Direttore Artistico La Milanesiana: «Ventiseiesima edizione della Milanesiana, dedicata all’Intelligenza [...]. Per un riflesso condizionato siamo oramai portati subito a tradurla in Intelligenza Artificiale. Ma a me piace pensarla come gli antichi (e anche come la pensava Franco Battiato), come “Anima del Mondo”, come quel respiro universale che anima ogni fibra dell’universo. Intelligenza è un dato di fatto: tutti i viventi, piante comprese ne sono dotati. Esiste una intelligenza della Natura, come insegnano un grande scrittore e un grande romanzo, parlo di Richard Powers, Il sussurro del mondo.

Ma l’intelligenza è anche un dovere, una virtù da coltivare ed esercitare: lo è dal punto di vista organico, di sollecitazione continua e corretta dei nostri neuroni; e lo è dal punto di vista morale, di attenzione alle cose che accadono e agli altri. Scriveva Simone Weil in una lettera a Joë Bousquet nel 1942, un anno prima di morire: “L’attenzione è la forma più rara e più pura della generosità. A pochissimi spiriti è dato scoprire che le cose e gli esseri esistono”. E mai come in questo fosco periodo storico, le menti, annebbiate da una coltre di guerra, avrebbero bisogno di “attenzione”.
L’intelligenza riguarda gli individui, ma anche i sistemi complessi: i sistemi organici, la lingua, i sistemi economici, informatici e militari hanno una loro autonoma e innegabile intelligenza, che sovrasta e spesso si rende indipendente (se non nemica) da quella dei singoli individui. E, naturalmente, dunque, parleremo, anche, di intelligenza artificiale. Mi stupisce, affascinandomi, la difficoltà di trovare un contrario esatto, perfetto, di intelligenza. L’assenza completa di intelligenza non si dà. Potrebbe essere la stupidità, ma anche la stupidità ha una sua propria intelligenza. 

Insomma, “Intelligenza” è un tema filosofico per eccellenza, che come i piani di una fontana, a cascata, riverbera, si “immilla” direbbe Gozzano, in una variopinta quantità di realtà. Viaggeremo anche quest’anno, in 19 città, ma la Milanesiana partirà dal Sud d’Italia, da Crotone, il 22 maggio: terra pitagorica, e di grandi tradizioni culturali. Ne usciremo arricchiti. E l’ultima tappa, quella più a Nord, a fine luglio, sarà il dittico Bormio-Livigno, sede, con Milano e Cortina, delle prossime Olimpiadi, ma anche luogo dove celebrare i 200 anni del Passo dello Stelvio, varco formidabile tra le montagne e teatro di grandi imprese ciclistiche. Un ideale abbraccio di tutto l’arco della Penisola, per rendere Milano una “città migrante” - come sempre lo è la cultura - non più solo “di migranti”. Buona Milanesiana, che è sempre molto più di quello che io so».