Quattro concerti in quattro diverse città: nel Cosentino si alza il sipario sul Festival Antonio Vivaldi
La kermesse prosegue il suo progetto di valorizzazione del territorio attraverso la musica. Il gran finale è atteso a Cosenza nella Sala degli specchi del Palazzo provinciale
Dal 3 al 5 ottobre il Festival Antonio Vivaldi – giunto alla sua ottava edizione – conduce il pubblico in un itinerario che intreccia città, paesaggi e architetture simbolo della Calabria, proseguendo il suo progetto di valorizzazione diffusa del territorio attraverso la musica. I dettagli sono contenuti in una nota stampa dei promotori.
Il 3 ottobre l’appuntamento è a San Giovanni in Fiore, all’interno dell’Abbazia Florense. La Sala Saverio Marra del Museo Demologico, che da decenni custodisce tracce materiali e immateriali della cultura silana, diventa scenario di un incontro che si colloca in continuità con il respiro spirituale e intellettuale del luogo. Qui, l’ascolto si fonde con l’eredità del pensiero gioachimita e con la dimensione comunitaria che ancora oggi caratterizza l’abbazia.
Il 4 ottobre la rassegna offrirà un doppio percorso. Alle ore 18.00 il pubblico sarà accolto al Castello Aragonese di Castrovillari, monumento che conserva i segni di una lunga stratificazione storica, tra difesa militare e vita civile. Le sue mura, custodi di memorie antiche, si apriranno per accogliere un concerto che dialoga con la forza evocativa dello spazio. Poco dopo, alle ore 19.00, il festival approderà a Rossano, presso il Centro Studi Musicali “G. Verdi”: un luogo vivo di formazione e ricerca, dove l’esperienza musicale si intreccia con l’energia delle nuove generazioni e con la tradizione bizantina che da sempre caratterizza la città.
Il fine settimana si concluderà domenica 5 ottobre a Cosenza, nella sontuosa Sala degli Specchi di Palazzo della Provincia. Questo spazio, che nel tempo ha ospitato momenti solenni della vita culturale e istituzionale cittadina, accoglierà un nuovo capitolo del festival in un contesto che unisce eleganza, memoria e riflesso identitario.
«Questi tre giorni, che si collocano al centro della programmazione autunnale – si fa presente nel comunicato - offrono uno spaccato significativo della filosofia che guida il Festival Antonio Vivaldi: non solo la proposta musicale, ma un disegno più ampio, che intreccia patrimonio architettonico e comunità locali, aprendo i luoghi alla condivisione e al dialogo. Ogni concerto, infatti, non si limita a presentarsi come evento isolato, ma diventa parte di una narrazione corale, in cui la musica si fa strumento di racconto del territorio e delle sue identità.
L’VIII edizione – conclude la nota stampa - conferma così il carattere itinerante e diffuso della rassegna, capace di attraversare diversi centri della Calabria e di coinvolgere spazi di grande valore storico e artistico, da abbazie medievali a castelli rinascimentali, da centri culturali attivi alle sale istituzionali. Un mosaico di luoghi e suoni che, ancora una volta, restituisce l’immagine di una regione in dialogo costante con la propria memoria e con il mondo contemporaneo».