Viaggio nel mondo delle percussioni, a Favelloni tre eventi dedicati alla storia degli strumenti e alla musica
Le iniziative a cura del maestro Valerio Colaci si terranno all’oratorio San Giovanni Paolo II. Prevista una parte narrativa con il contributo di Domenico Pititto
Tre incontri a metà strada tra il dialogo e l'ascolto dedicati all'esplorazione dello straordinario mondo delle percussioni. Un mix di note e racconto per incuriosire e avvicinare, specie i più giovani, agli strumenti musicali. È questo il fulcro del progetto portato avanti dal musicista Valerio Colaci. Le iniziative si terranno ad agosto in tre distinti appuntamenti (3, 7 e 12 agosto) all'oratorio San Giovanni Paolo II, Favelloni (provincia di Vibo Valentia). Previsti contributi narrativi a cura di Domenico Pititto.
I tre eventi in programma
Il percorso si snoderà partendo dalla conoscenza degli strumenti da orchestra, passando successivamente per quelli etnici e il drumset.
- Domenica 3 agosto: approfondimenti su il tamburo, la grancassa, i piatti, il triangolo e lo xilofono, tra gli altri;
- Giovedì 7 agosto: spazio a maracas, caxixi, clave, finger cymbals, riq e frame drum;
- Martedì 12 agosto: focus sul drumset moderno: rullante, tom, timpano, piatti e cassa.
Il progetto
«Il progetto “Ti presento i miei strumenti musicali”, di cui il messaggio è semplicissimo ma potente – spiega il maestro Colaci - nasce dal desiderio di incuriosire chiunque sia “estraneo” alla musica e dare un piccolo contributo anche ai neofiti del settore tramite la mia esperienza da musicista.
Avendo un’arte così variegata tra le mani, quale il mondo infinito degli strumenti a percussione, mi sento responsabile di condividere e far conoscere i contesti, le storie e i linguaggi di quello che potrebbe essere un tamburo, un djembè, una maracas o un triangolo».
Le iniziative saranno scandite da una fase di spiegazione e una dedicata prettamente alla musica: «Illustrerò brevemente l’evoluzione storica e i materiali dello strumento, accompagnando la spiegazione con l’esecuzione del ritmo principale e di alcuni effetti sonori, parleremo del motivo per cui una batteria montata su un palco cattura sempre la nostra attenzione, dell'impatto che la musica ha sui più giovani e di quel naturale istinto, tipico dell'infanzia, di voler suonare un tamburo».
Gli appuntamenti sono resi possibili «grazie al contributo di vari sponsor che hanno supportato e creduto nel progetto». Parole di ringraziamento sono state formulate all’indirizzo di «Domenico Pititto che non ha esitato ad “accompagnarmi” e a Don Salvatore Danilo D’Alessandro che ha sposato subito questa mia iniziativa», ha concluso Colaci.
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