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17/02/2025 ore 14.33
Storie

«Con il Conservatorio di Cosenza fermeremo l’emorragia di talenti, la musica può dare lavoro a tanti giovani»: i progetti del maestro Perri

Da cinque anni alla guida dell’ente, il compositore racconta difficoltà e sogni: «Ho scelto di rimanere in Calabria perché è una terra meravigliosa ma deve capire che con l’arte si può fare economia». Le iniziative con l’Orchestra sinfonica brutia e le nuove sedi a Corigliano Rossano e Cerisano

di Franco Laratta

Francesco Perri è da 5 anni il direttore del Conservatorio di Cosenza. Un Ente che è cresciuto tanto dimostrando una vivacità straordinaria e una grande attenzione per il futuro della musica nel nostro territorio.
«Quando nel novembre del 2020 ho iniziato il mio mandato di direttore del Conservatorio – ci dice – ho sempre avuto come obiettivo quello di guardare al territorio della mia città, di promuovere i giovani, di garantire la formazione più adeguata e pensare di sostenerli anche in future possibilità lavorative. Ho detto tante volte che nessuno di noi lavora all’ufficio di collocamento ma penso sia un dovere delle istituzioni avere visioni per uno sviluppo sociale della musica. Il Conservatorio di Cosenza grazie ad uno sforzo collegiale quotidiano di tutti gli organi ha manifestato di voler perseguire anche questo obiettivo. Ad oggi è l’istituzione Afam più grande della Calabria, che ha al suo interno una varietà di offerte formative e che dimostra una vivacità incredibile».

E ci sono tante novità in arrivo.
«A giorni apriremo la sede di Corigliano-Rossano, storico momento di apertura verso la fascia dell’Alto Jonio cosentino. Ed ancora nei prossimi mesi verrà inaugurata a Palazzo Sersale di Cerisano la prima Hub Tecnologica del Meridione con 7 sale di registrazione, sale doppiaggio, sala di musica applicata e aula di musica elettronica».

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Per il resto vi mancano sempre e solo gli spazi.
«Quelli che abbiamo sono diventati non sufficienti ed è difficile ogni giorno avere il coordinamento omogeneo. Presto però partiranno i lavori della Proprietà Pochini a Portapiana per una rivalutazione in ordine di spazi e di classi che dovrebbe garantire una migliore qualità in breve tempo. Per il resto il tempo passa velocemente ed il mio mandato terminerà nell’ottobre del 2026. Solo allora, a mente fredda, potremo veramente dire se questo tempo sia stato speso bene».

Musica, Perri è il nuovo direttore del Conservatorio di Cosenza

Dal Conservatorio all’Orchestra Brutia, unica Ico riconosciuta dal Ministero nel 2022, il passo è breve. Il 20 febbraio presso il Teatro Rendano è in programma Brutia Domina. Vediamo di cosa si tratta.
«Il passo è breve perché entrambe le realtà si completano a vicenda. L’Orchestra, come ente autonomo, garantisce e sviluppa la filiera che parte dal Conservatorio che è socio fondatore insieme al Comune di Cosenza. Un brillante idea che va nella direzione di chiudere il cerchio ed evitare emorragie musicali».

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Il 20 febbraio verrà presentato uno dei progetti speciali più interessanti del 2025. Brutia Domina è un percorso tutto al femminile che vuole scrutare l’universo donna al di là di quelle che sono le retoriche sul femminismo e sulla cronaca purtroppo nera.
«È un concerto in cui convergono 25 associazioni femminili e non del territorio, coordinate da Confluenze e da Soroptimist International per sostenere azioni sociali sul territorio di Corigliano-Rossano. La Brutia Domina sarà diretta da Antonella Bona, secondo direttore della Banda Militare dell’Esercito».

Anche in questo caso il repertorio è accattivante.
«Sì, spiccano le composizioni di Florence Price, compositrice di colore dello scorso secolo ed una prima esecuzione della giovane violoncellista lametina Giorgia Lento, insieme poi al repertorio meraviglioso di Tchaikovky, Gershwin, Karl Jenkins ed Alessandro Annunziata. Le letture saranno coordinate da Saverio Simonelli, caporedattore di Tv 2000 con 5 voci del territorio. Insomma una serata ricca di emozioni».

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Francesco Perri e la musica. La grande musica che appassiona sempre più i giovani.
«La musica in tutte le sue dimensioni è espressione dell’animo umano ma anche evidenzia delle caratteristiche proprie della società. In questo senso oggi fare musica ha una valenza che incide fortemente nei giovani. La Calabria sta esprimendo una forza propositiva inimmaginabile verso il linguaggio musicale in tutte le sue espressioni comunicative».

L’Orchestra Sinfonica Brutia è una di queste.
«L’orgoglio di avere seminato delle valenze sociali è sotto gli occhi di tutti. In tre anni di attività sono state realizzate quasi 50 produzioni con oltre 100 concerti disseminati nelle 5 province e in tutto il territorio nazionale; cosa assolutamente inaspettata se paragonata alla giovane età della formazione orchestrale. Nessuno poteva immaginare quando, nel 2022, fu costituita legalmente la Brutia, quanto forte fosse la necessità di strutturare un percorso musicale anche da un punto di vista lavorativo. I giovani rappresentano il futuro e, aldilà delle retoriche delle parole, fare musica in Calabria è una grande sfida per tutti noi. Sostenere l’orchestra che offre lavoro a decine di orchestrali professionisti è un dovere morale di tutti noi».

Tante le iniziative di successo sviluppate nel corso dell’ultimo anno dall’Orchestra Sinfonica Brutia. Come Accarezzame andato in scena al Politeama di Catanzaro.
«Accarezzame, canti di amore di gelosia, (in scena il 1° marzo al Teatro Rendano) è stata una produzione 2024 molto importante per l’Osb, con oltre 15 repliche; ed ha confermato una nuova visione del repertorio orchestrale. Il linguaggio utilizzato è nuovo perché mescola musica al teatro in una visione performante del professore d’orchestra che non solo suona, ma esprime anche una sua teatralità extra verbale. Teatralità che diventa elemento fondante e caratteristico dell’orchestra, luogo di sperimentazione continua, centro di ricerca di nuovi linguaggi di comunicazione».

Il 2024 ha regalato tante emozioni forti.
«Esattamente. Da Blu femmina con la contaminazione di tutte le voci femminili all’interno del bacino del Mediterraneo, a Disco ultimo Concerto di Capodanno che ha voluto mescolare la disco music degli anni ‘70 ed ‘80 in una visione orchestrale trasformando il teatro in una discoteca. Il 2025 continuerà questo percorso di progetti speciali anche attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie, dell’intelligenza artificiale, della manipolazione del suono. Il repertorio musicale oggi deve confrontarsi attraverso un classicismo riformulato e rimodulato per dare opportunità di percorsi ancora inesplorati. C’è tanto ancora da scrivere, c’è tanto ancora da suonare ma ciò che è importante è continuare a trovare strade nuove».

Francesco Perri ha ancora tanti sogni da realizzare.
«Tanti anni fa ho scelto di rimanere in Calabria perché ho sempre pensato che un terreno così meraviglioso e vergine potesse esprimere delle energie nuove e positive. Certo, tante sono le difficoltà da percorrere. Prima di tutto è necessario costruire le coscienze e la consapevolezza collettiva che forse altri territori hanno già maturato nel tempo. Una consapevolezza che la musica non è solo un momento della giornata ma rappresenta una forte fonte di economia, determina la possibilità di dar lavoro a tanti giovani, crea un indotto molto forte all’interno delle strutture ricettive in cui si svolge. Insomma fare musica è impresa culturale. Per il resto vorrei riprendere a scrivere musica. Di fatto io sono prima di tutto un compositore. Ho diversi progetti in itinere che dovrebbero realizzarsi a partire dal 2026 ma di cui spero dar notizia nei prossimi mesi».