È calabrese uno dei doppiatori italiani più apprezzati. Mario Bombardieri si racconta: «Non dimentico da dove vengo»
Da Sean Connery ad Arnold Schwarzenegger passando per Sylvester Stallone e Bruce WIllis, il professionista ha prestato la sua voce agli attori più famosi del panorama internazionale e a numerosi personaggi delle serie animate. Ora è tornato nella sua Soverato: «La nostra terra non viene raccontata per come merita»
La sua voce possente, ruvida, così capace di tenere desta l’attenzione, ti dà l’impressione di essere al cinema. Seduto comodamente in poltrona, ad ascoltare i dialoghi di un film in proiezione sul grande schermo. Ed invece stai semplicemente parlando con un tuo conterraneo, in un giorno qualunque, sotto un cielo che a Soverato promette già un’estate serena.
Mario Bombardieri è calabrese ed il talento lo espone con disinvoltura, senza metterlo in mostra presuntuosamente, ogni qualvolta si mette a parlare. È lui uno dei doppiatori più apprezzati in Italia. Una rapida ricerca su Wikipedia consente a chiunque di comprendere quanti personaggi abbia interpretato e a quanti attori internazionali abbia prestato la sua voce. Tra questi: Bruce Willis, Sean Connery, Arnold Schwarzenegger, Sylvester Stallone, Michael Clarke Duncan, Jim Carter e molti altri. Il doppiatore calabrese è stato inoltre molto attivo in campo animato doppiando una lunga serie di personaggi: Barney Gumble dei Simpson, Broly in Dragon Ball Z, Cervello in Futurama, Jasper nei Griffin e tanti altri ancora.
Rientrato in Calabria, a Soverato, dopo tanti anni trascorsi a Roma per lavoro, Mario Bombardieri confessa di non aver mai dimenticato le sue origini e soprattutto di sentire ieri come oggi un forte amore per la regione. «Sono molto orgoglioso della nostra terra - racconta ai nostri microfoni -, ha una grandissima storia anche se spesso non viene raccontata per come merita. Io sono nato ad Argusto, ho vissuto lì fino ad undici anni e poi con la mia famiglia ci siamo trasferiti a Soverato dove ho frequentato le scuole superiori. Una realtà, quella di Soverato, con un’importante tradizione teatrale. Prima c’erano due o tre compagnie amatoriali di persone con a cuore il teatro ed alcune ci sono ancora. Durante gli anni del liceo, partecipai ad una commedia, "Arsenico e vecchi merlecchi”, recitando una battuta: questo fu il mio esordio».
Da lì in poi le esperienze si sono messe in fila, dalla Compagnia del Grillo della Perla dello Ionio fino ad arrivare a Roma numerose sono state le interpretazioni sul palcoscenico e gli apprezzamenti ricevuti da Mario Bombardieri da parte del pubblico e dei professionisti del settore. Diversi gli incontri, le collaborazioni, i primi impegni sul set, proprio in Calabria, con il film “Angela come te” con Barbara De Rossi e Antonella Ponziani per la regia di Anna Brasi e con direttore di produzione Maurizio Paparazzo, regista e sceneggiatore calabrese. L’arrivo poi alla Cine Video Doppiatori della capitale e l’ingresso nel grande mondo del doppiaggio dopo un provino a cui, per un fortuito caso del destino, finì ad assistere anche Ornella Muti.
Guardando con gratitudine verso il passato e soffermandosi sulla sua brillante carriera, il doppiatore traccia un bilancio positivo: «Il mondo del doppiaggio - aggiunge in conclusione - è cambiato completamente con l’avvento della tecnologia. Mentre prima, agli albori, c’era solo la pellicola poi è arrivato il formato elettronico. Con i computer e quindi l’arrivo del digitale è cambiato tutto».