Sezioni
Edizioni locali
03/05/2025 ore 06.15
Storie

Lascia New York per la Calabria, ora vive in una tenda in mezzo alla natura: «Per le spese mi bastano 250 euro al mese»

Il 31enne Mattia racconta la scelta di mollare un ottimo stipendio per diventare padrone del proprio tempo. La sua storia è stata documentata dallo youtuber Natalino Stasi: «Nella mia yurta circondato dall’ecosistema non ho bisogno di nulla. E poi qui non pago le bollette»

di Francesco Graziano

«Sono felice, tanto felice». Mattia ha 31 anni e una buona dose di tranquillità dalla sua parte. Lo si capisce dalle parole scelte mentre discorre di sé e dallo sguardo con cui sostiene il confronto con gli altri. La sua storia sembra essere fuggita di mano all'ordinarietà, scivolata via dal lungo elenco di esistenze tutte uguali. Eppure, ad ascoltarlo con la dovuta attenzione, ciò che stupisce è la disinvoltura con cui presenta la sua singolare rivoluzione, il suo modo desueto di stare al mondo.

In una video-intervista pubblicata recentemente dallo youtuber Natalino Stasi, attivissimo sul web e con milioni di visualizzazioni conquistate negli anni, è lo stesso Mattia a raccontare le ragioni che lo hanno spinto a cambiare direzione al proprio futuro, ad orientare in maniera diversa il passaggio delle proprie giornate. Il 31enne calabrese, dopo gli anni universitari trascorsi a Firenze e dopo aver trovato lavoro in un orto botanico a New York con un'importante gratificazione economica, decide di lasciare l'America per fare rientro nella sua regione di origine. Una scelta resa ancora più radicale dall'intenzione, divenuta poi fatto compiuto, di vivere in una yurta, ovvero in una tenda di forma circolare tipica della Mongolia, circondato dalla natura incontaminata e selvaggia.

[Missing Caption]Youtube

«Casa mia è tutto l'ecosistema che c'è intorno - afferma Mattia -. Il luogo fisico protegge dalle intemperie ma il resto è fuori. Tutto ciò di cui ho bisogno è la natura». Un'esistenza dunque depurata dal traffico, dallo smog, dai ritmi frenetici di un presente sempre più interessato alla produttività e non alla serenità delle persone. Una vita nuova, alternativa, connessa alla terra e alla sua generosità, all'ambiente e alla sua insostituibilità. Per Mattia «il modello educativo più forte è la natura. Lei ci insegna tutto». Ed è proprio questo il messaggio che il 31enne prova a trasmettere a coloro che gli fanno visita, ai viaggiatori di passaggio nel suo villaggio botanico.

Quella del giovane calabrese è un'esperienza sprovvista di bollette. Grazie ad un piccolo impianto fotovoltaico, all'acquisto di poche bombole del gas al mese e all'utilizzo di una cucina a legna, Mattia riesce a soddisfare le esigenze personali e quelle di eventuali ospiti. Ogni singolo aspetto nella gestione degli affari quotidiani è strettamente legato al rispetto e alla cura del pianeta. Tra le passioni dell’intervistato, raccontate nel filmato realizzato da Natalino Stasi, ci sono anche quella per la musica, coltivata all'interno di una "yurta-studio" allestita appositamente, e quella per gli oli essenziali.

«Mi piace la tranquillità, il fatto che possa essere padrone del mio tempo - sostiene Mattia -. Mi piace coltivare il mio cibo, respirare aria pulita, vivere con dei ritmi che non sono scanditi dalle lancette di un orologio o da qualcuno che ti dice "devi fare, devi produrre", ma siano dati dal sole e dalla luna».

Per quanto riguarda le spese mensili, ammontano complessivamente a circa 250 euro. Una somma all'apparenza insufficiente al giorno d'oggi, eppure quanto basta per consentire a Mattia di pescare ogni giornata dal mazzo della felicità.