Federalberghi: 'No alla tassa di soggiorno a Reggio'
Il presidente provinciale Reggio Calabria di Federalberghi, Maurizio Bagetta: 'Nell’espressa qualità di presidente di Federalberghi per la provincia di Reggio Calabria, esprimo la mia netta contrarietà rispetto alla proposta dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria, guidata dal sindaco Giuseppe Falcomatà, di istituzione della cosiddetta “tassa di soggiorno”, nello specifico evidenziando un chiarissimo “no” per delle motivazioni legittime e del tutto fondate: andare ad inserire un ulteriore balzello nella provincia più economicamente depressa d’Italia equivale ad una sorta di suicidio collettivo del territorio, un volere soffocare quell’area che, peraltro, dal prossimo 1. gennaio 2016 sarà denominata “area metropolitana” perché riconducibile alla “città metropolitana” di Reggio Calabria, non credo che ce ne sia l’utilità, piuttosto il territorio va rimesso in sesto anche e soprattutto sotto il profilo squisitamente turistico con una programmazione seria, ponderata, ed in special modo concertata con le parti in causa. È questa un’analisi che prescinde da dei dati oggettivi pesanti, partendo da un tasso di disoccupazione molto alto, e che tocca punte di oltre il 50 per cento per quanto concerne l’occupazione femminile, e che in prospettiva rischia seriamente di compromettere il tessuto sociale e produttivo, andando ad alimentare quei fenomeni di illegalità quali l’altrimenti appellato “abusivismo turistico” laddove ci sarà una corsa sfrenata a pernottamenti non riconosciuti secondo le norme di legge e del mercato per un danno ammontante a circa 50milioni di euro e dunque con un ulteriore aggravarsi del già agonizzante settore del turismo: al proposito auspico la convocazione di un tavolo tecnico prima di prendere delle decisioni sciagurate, che decreteranno la morte senza appello della quasi ormai ex provincia di Reggio Calabria, il sindaco di Reggio Calabria, Falcomatà, convochi gli addetti di settore, in particolare, ci ascolti prima di agire anche perché, se le cose non dovessero cambiare, molto difficilmente credo che l’area metropolitana possa nascere sotto una buona stella, tutt’altro, ritengo non avrà assolutamente i presupposti di potere fare bene, va ripensato il rilancio del settore turistico per potere rilanciare la futura città metropolitana e l’intero territorio calabrese, contrariamente continueremo ad essere il territorio più tartassato della nazione italiana e, stavolta, dovremmo solo che prendercela con noi stessi perché le responsabilità saranno soltanto nostre ed in particolare di quella politica che, così facendo, porta solo che a sprofondare la regione, affossando definitivamente quelle flebili speranze di potersi risollevare posto che, in ultima analisi, è pericolosamente ripreso il fenomeno dell’emigrazione, verso altri e più rassicuranti lidi, con decine di migliaia di giovani che stanno lasciando per sempre la propria terra.