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18/04/2025 ore 15.26
Opinioni

Influencer di Palazzo Chigi: Renzi vs Meloni

Tra hashtag e retorica, ecco lo scontro tra l’ex presidente e la premier social. Critica politica o strategia di rilancio?

di Carlo Maria Mazzei

Chi l'avrebbe mai detto? Matteo Renzi, l'ex enfant prodige della politica italiana, di tutti i difetti che riconosce alla Meloni ne potrebbe fare un elenco. Ma cos'è che dà più fastidio all’ex presidente del Consiglio dei Ministri più giovane del nostro paese?

Sì, perché secondo Renzi, l'attuale inquilina di Palazzo Chigi non è una leader nel senso classico del termine, ma un'influencer con un debole per i sondaggi e una strana abilità nel dribblare i problemi reali come se fossero domande scomode in conferenza stampa.

Altro che visione politica: qui si parla di narrazione, storytelling, e video editati meglio di una pubblicità promozionale.

Che lo si ami o lo si detesti, Renzi ha deciso di rompere il silenzio con un libro che è più un pugno nello stomaco che un saggio politico.

Altro che statista: la descrive come una maga della retorica da social, che mentre la crisi bussa alla porta, lei sceglie l'hashtag giusto.

E attenzione, perché Renzi non si limita a criticarla, ma la definisce con convinzione come "la più raccomandata della Seconda Repubblica", con poca devozione a Fini e Berlusconi.

Il leader di Italia Viva ritrae Giorgia come un'opportunista con il radar sempre puntato sull'autopromozione.

Quando non servi più? Ciao, grazie, chi s'è visto s'è visto.

Ma qui la vera domanda è: Renzi predica bene e razzola... meglio?

Non manca, ovviamente, una punta velenosa anche verso i soci della scena politica: secondo l'ex premier, Giorgia è circondata da Salvini, Tajani e udite udite Fazzolari, che lei considera "l'uomo più intelligente d'Italia".

Sarà forse questo uno dei difetti che Matteo riconosce alla Meloni? L'elevata considerazione del suo amatissimo, e ascoltassimo Fazzolari, nonché uomo ombra di Giorgia Meloni.

Renzi pare prenderla sul personale: forse gli brucia che la palma del genio non sia andata a lui, che persino Berlusconi definiva "il politico più intelligente d'Italia".

Il libro è più uno sfogo personale che un trattato politico, ma ha il merito di accendere i riflettori su un punto cruciale: oggi non conta governare bene, conta raccontare bene, e su questo il libro descrive la Meloni come una fuoriclasse.

Ma Renzi, nel ruolo del critico d'arte, riesce davvero a farci dubitare?

Colpo di teatro? Forse. Ma con Renzi di mezzo, mai dire mai.

E così, mentre il politico più intelligente d'Italia sfoglia i sondaggi con lo stesso ardore con cui sfoglia il suo libro, resta da chiedersi se la sua sia davvero una crociata, o un tentativo ben mascherato di tornare sotto i riflettori, magari con un piano B già in tasca…

Perché alla fine, in questa partita a scacchi della Seconda Repubblica, chi sta davvero muovendo le pedine ? Giorgia, l’influencer? O Matteo, il cavaliere che sogna il ritorno?