La Pasqua sia portatrice di armonia in una ritrovata consapevolezza
Gli auguri hanno senso se c’è una accoglienza vera del messaggio evangelico e non una consuetudine
La Pasqua è la ricorrenza più importante della Cristianità. Se Cristo non fosse risorto le fondamenta del cristianesimo si sarebbero sfaldate. La rivoluzione cristiana ha dischiuso orizzonti dove il buio è spazzato dalla luce della fede.
Gli auguri che ci facciamo hanno senso se c’è una accoglienza vera del messaggio evangelico e non una consuetudine.
Bisogna aprire i cuori alla solidarietà, alla fratellanza; al di là c’è il predominio della cinica violenza, un “cupio dissolvi” tra dissonanze e squilibri.
L’uomo non è al centro ma viene sostituito dagli interessi costruiti con la coercizione.
Sullo sfondo c’è un mondo senza pace in cui il gelo si diffonde e spegne le energie vitali.
La fede rischia di non essere vissuta e gli auguri una pratica abitudinaria. Il buio di un passato che ritenevamo tramontato sembra ritornare e le conquista civili disperse dai venti impetuosi del cinismo insensato.
Ecco perché l’impegno per un ritorno alla politica nasce dal desiderio di rendere partecipi i cittadini, perché i rapporti sociali siano favoriti in un clima armonico, che sospinga ai margini quanti non hanno né fede né cuore.
Ci sono vicende preoccupanti che stanno travolgendo il pianeta. Meno libertà, meno democrazia, meno giustizia, più dominio di pochi rende più vicino l’abisso, dove tutto può disperdersi.
Il 18 aprile del 1948 la Democrazia Cristiana di De Gasperi ebbe vasti consensi e vinse le elezioni politiche. La maggior parte del corpo elettorale votò per la Democrazia e la libertà, respingendo disegni politicamente degradanti.
È in atto l’iconoclastia degli istituti di garanzia, presidi della Costituzione.
Il potere è delocalizzato in tanti potentati disseminati che agiscono senza controllo.
Un vulnus al patrimonio democratico raccolto nel corso degli anni.
Tutto è friabile.
Non ci sono certezze.
Un esempio per tutti la irresponsabile liquidazione delle partecipazioni statali.
Oggi c’è la Cassa Depositi e Prestiti, che nomina amministratori delle “partecipate” e agisce senza visione ma sotto le spinte del governo.
Una specie di Cassa privata della maggioranza che si fa forte con i risparmi dei cittadini.
Auguri per una Pasqua portatrice di armonia in una ritrovata consapevolezza.
Speriamo che il Paese si riappropri del grande disegno degasperiano, eroso nella metà degli anni 90 da forze eversive, anche con la complicità di tanti sedicenti democratici.