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17/08/2025 ore 09.43
Opinioni

Putin riabilitato ed Europa debolissima: i veri segnali dopo il vertice in Alaska

Cosa resta dopo il summit tra Trump e il leader russo: poco spazio alla speranza di un cessate il fuoco in Ucraina con i leader dell’Ue messi in disparte e le proposte di un Tajani che fa tenerezza

di Mario Tassone

Dopo la conclusione del vertice tra Trump e Putin in Alaska gran parte dei commenti hanno deciso che l’incontro è stato “vinto” da Putin.
E’ prevalsa una valutazione agonistica pericolosamente riduttiva e diversiva.
Le attese della vigilia si sono smarrite in un cerimoniale ricco di attenzioni riservate al nuovo zar; è l’aspetto rilevante del Summit che ha confermato gli ottimi rapporti tra i due capi di Stato.
Il percorso della “trattativa “era stato già definito precedentemente con delle conclusioni sostanzialmente interlocutorie.
La guerra della Ucraina è stata l’occasione per definire nuovi equilibri tra gli Usa e Russia con ritorni economici importanti.
Putin, l’aggressore di uno Stato indipendente con costi umani enormi,ad Anchorage è stato riabilitato.
Allo stato sono andate deluse le attese,anche quelle minime, di una sospensione dei combattimenti.
Esce ridimensionata l’Europa, debole per l’assenza di una posizione forte con una leadership non carismatica.
Alcuni leader europei sono stati informati da Trump alla conclusione del vertice con Putin. Nessun distinguo visto che l’accordo non lascia spazi in un Continente dove i filo putiniani e gli amici di Trump sono condizionati dal clima amicale, allo stato, di Anchorage.
La guerra in Ucraina?
Ci sarà l’incontro tra Trump e Zelensky e poi un vertice a tre tra Usa, Russia e Ucraina. E l’Europa parla con voce debole.
C’è stato Tajani che ha proposto Roma come sede della conferenza della pace non cogliendo che i temi sono altri, in questo momento fa tenerezza.
Speriamo che nei prossimi giorni ci saranno sbocchi per una pace giusta che confermi i principi di convivenza fra i popoli violati dall’operazione “speciale” di Putin.
Certo il tappeto rosso, gli onori riservati allo zar stridono con il mandato di cattura della Corte penale internazionale, che pesa sul capo del Cremlino.
Bisogna essere ottimisti e non perdere la speranza.
Quello che non si può accettare è che un patrimonio di storia dell’Europa venga disperso.
Disconoscere regole e leggi porta all’avventura.
Saremmo stati più tranquilli se in Alaska si fosse decisa la sospensione della mattanza. Avrebbe avuto il significato di aver riconosciuto la difesa della vita come assoluta priorità, ponendo fine allo strazio di questi anni.