Aieta critica il Pd rievocando la scissione del 1921 tra socialisti e comunisti: «A Rende e Cetraro sono bravi a spaccare»
L’ex consigliere regionale, oggi esponente di Azione, ieri era in platea per applaudire Sandro Principe. Prima della kermesse, una frecciatina ai democrat che si sono portati su posizioni differenti da quelle dei riformisti
C’era anche l’ex consigliere regionale Giuseppe Aieta ieri pomeriggio a Rende per applaudire dal vivo Sandro Principe in occasione del lancio della campagna elettorale. È candidato a sindaco di Cetraro, di cui è già stato primo cittadino, e guida una coalizione civica di stampo riformista contro Giovanni Del Trono appoggiato dal centrodestra. Spicca, come del resto anche a Scalea, l’assenza del Partito Democratico. «Dove è il Pd? Non c’è, non compare neanche nelle liste» risponde sinteticamente a precisa domanda.
Rende, Principe presenta la sua armata elettorale e mette nel mirino Occhiuto e il Pd: «Oligarchie, il centrosinistra siamo noi»Il dente però è avvelenato, come a Rende e a Cosenza dove è in atto uno scontro tra socialisti e democrat. «Il Pd Ha scelto di votare a destra con l’ex sindaco di Cetraro Ermanno Cennamo e va bene così: ce ne faremo una ragione - rincara la dose Aieta -. Questa tornata elettorale era un’occasione per riunire tutti i riformisti, ma non ci siamo riusciti. Tuttavia credo che il popolo riformista darà un segnale forte il 25 ed il 26 maggio. Lo avverto nell’aria. A Cetraro, così come a Rende. Resteranno per il Pd due occasioni mancate per un partito che continua a rinnovare la frattura del 1921». Il riferimento è a un secolo fa, quando a Livorno nacque il Partito Comunista da una costola socialista. Alla base della scissione il celebre biennio rosso fatto di agitazioni sociali e di dissidi ideologici.