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17/11/2025 ore 18.42
Politica

Autonomia differenziata, Occhiuto: «La bussola è la Consulta, Calderoli convochi tavolo»

Il presidente della Regione si dice preoccupato per alcune «funzioni che potrebbero avere impatti significativi sul coordinamento della finanza pubblica in sanità»

di Redazione Politica
Roberto Occhiuto

«Le pre-intese sull’autonomia differenziata delle quali si parla in queste ore sono soltanto semplici accordi politici. Sarà, invece, importante valutare nel merito le intese, quelle vere, sulle materie non Lep, affinché non generino squilibri tra regioni del Nord e regioni del Sud. La bussola da seguire deve essere sempre la sentenza della Corte Costituzionale. La Consulta ha detto che quando le intese su materie non Lep riguardano anche il trasferimento di funzioni che possono incidere sui diritti sociali e civili, è necessario fermarsi». È quanto dichiara il governatore della Calabria Roberto Occhiuto

La Legge sulla Autonomia differenziata, approvata il 26 giugno 2024, è entrata in vigore il 13 luglio 2024 con la Corte costituzionale che ha dichiarato l'illegittimità costituzionale di una parte della legge. Una legge che definisce i principi generali per l'attribuzione alle Regioni a statuto ordinario di ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia, ai sensi dell'articolo 116 della Costituzione al centro di un duro scontro con le opposizioni convinte che possa creare disuguaglianze tra le regioni e minare la coesione nazionale. Uno scontro che è diventato interno anche alle forze di Governo con Forza Italia e molti governatori che chiedono alcune modifiche legate ai Livelli essenziali delle prestazioni (LEP) e la Lega pronta a fare le barricate. Intanto il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli sarà domani a Venezia per firmare con il Veneto la prima delle pre-intese sull'autonomia differenziata. Seguiranno sempre domani la Lombardia, e dopodomani Piemonte e Liguria.

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«La mia preoccupazione riguarda alcune delle funzioni - probabilmente riportare nelle pre-intese dei prossimi giorni - che potrebbero avere impatti significativi sul coordinamento della finanza pubblica in sanità: alcune regioni, ad esempio, potrebbero usare – continua Occhiuto – le risorse del riparto sanitario per pagare di più i medici, o per offrire loro una previdenza integrativa e complementare più conveniente. Tutto ciò comporterebbe inevitabilmente una sperequazione rispetto alle regioni che non possono consentirsi iniziative di questo tipo».

«Su altre materie non Lep, invece, potrebbero esserci questioni anche vantaggiose per le regioni del Sud: sarebbe interessante approfondire anche questi aspetti. Per queste ragioni, chiedo al ministro Roberto Calderoli di convocare già nei prossimi giorni un tavolo di confronto tra le regioni che hanno chiesto – conclude – la sottoscrizione delle intese sulle materie non Lep e tra coloro che invece hanno rappresentato qualche preoccupazione».