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05/08/2025 ore 11.03
Politica

Avs, l’asso nella manica è Stasi. Bonelli: «Non è il momento di bruciarlo». E manda un segnale agli alleati

Il leader dei Verdi smentisce le voci su Mimmo Lucano e glissa sul sindaco di Corigliano Rossano. Poi si rivolge a Pd e M5S: «Tengano in considerazione gli equilibri tra forze»

di Redazione

«Ci siamo anche noi e ci aspettiamo che gli alleati tengano in considerazione gli equilibri tra le forze». Angelo Bonelli, intervistato dal Corriere della Sera, rivendica per Avs, il partito che guida con Nicola Fratoianni, la candidatura alla presidenza della Calabria, ultima Regione che potrebbe andare al voto a breve dopo le dimissioni annunciate da Roberto Occhiuto (FI). I nomi che circolano sono quello dell'ex sindaco dei migranti, oggi eurodeputato, Mimmo Lucano, e quello del sindaco di Corigliano Rossano, Flavio Stasi.

«Lucano è persona autorevole che ha la nostra stima e fa bene l'eurodeputato - dice il verde - . Non abbiamo parlato dell'ipotesi di candidarlo. Avs esprime molte personalità radicate nel territorio, che hanno dimostrato cultura di governo». Un altro nome è quello del sindaco Stasi. «Non è il momento di fare nomi. Servirebbe solo a bruciarli. Ai nomi si arriverà come si sta facendo nelle altre Regioni. Però è tempo di fare un ragionamento con gli alleati: ci siamo anche noi».

«Noi abbiamo sostenuto Alessandra Todde in Sardegna e sosteniamo lealmente Roberto Fico, persona preparata e valida, in Campania. Analogamente vogliamo contribuire alla vittoria di Matteo Ricci nelle Marche, che riteniamo sia a portata di mano, e di Eugenio Giani in Toscana. Siamo in attesa di capire cosa farà Antonio Decaro in Puglia, ma siamo pronti a essere al suo fianco. Ci aspettiamo dagli alleati reciprocità. Avs è al 7%» sottolinea