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22/08/2025 ore 15.29
Politica

Azione alza la voce: «È finita la pacchia, senza di noi Occhiuto al 46%». Ma lancia un messaggio anche ai Riformisti

Nel replicare al coordinatore regionale di Forza Italia Cannizzaro, Graziano e De Nisi ricordano che il partito di Calenda in Calabria è quotato fra il 6 e il 7%. La sottolineature suona come un avviso per gli alleati del blocco moderato sulla centralità del movimento

di Massimo Clausi

Scambio di cortesie fra Azione e il coordinatore regionale di Forza Italia, Francesco Cannizzaro. Il deputato reggino ieri aveva attaccato il leader Carlo Calenda mettendone in evidenza le contraddizioni.

Cannizzaro ha ricordato come il segretario di Azione abbia una specie di idiosincrasia verso il M5s e soprattutto verso la misura madre del MoVimento ovvero il Reddito di cittadinanza. Non solo, ma Calenda è anche a favore del rigassificatore che il centrodestra vorrebbe realizzare a Gioia Tauro, mentre i grillini sono nettamente contrari. Come farà a conciliare queste posizioni in Calabria?

La risposta dei calendiani calabrese non si è fatta attendere, ma le parole del duo Giuseppe Graziano (Presidente) e Giuseppe De Nisi (Segretario) vanno lette anche in controluce perché sottendono un pizzico di malizia. I due nel replicare a Cannizzaro ribadiscono la forza elettorale del loro partito «I sondaggi più recenti ci danno al 6,8‑7% in Calabria, con una traiettoria in crescita che pare inarrestabile. Le adesioni convinte alle liste elettorali, di donne e uomini di valore, in tutte e tre le circoscrizioni - scrivono i due - sono la prova evidente di una forza politica che non si limita a esistere, ma che costruisce futuro».

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Perché sottolineare il dato elettorale in questa polemica? L’impressione è che i due scrivono a nuora perché suocera intenda e la suocera in questo caso è il blocco moderato-riformista che si è recentemente creato e che ha avuto un ruolo determinante nello sbloccare la trattativa intorno a Pasquale Tridico. Evidentemente ci sono state fughe in avanti che non sono piaciute e quelli di Azione rivendicano il ruolo centrale all’interno del raggruppamento.

Non a caso scrivono «È evidente che Cannizzaro subodora che stia finendo la pacchia e attacca. Nelle ultime proiezioni elettorali Roberto Occhiuto è dato al 46% senza Azione. Il quadro è limpido e restituisce un dato altrettanto chiaro: Azione è in campo con credibilità, visione e soprattutto sarà determinante».

Ovviamente non sappiamo se questi dati siano attendibili, ma quello che conta è il messaggio politico consegnato agli avversari e anche agli alleati che in queste ore dovranno decidere in che forma competere ovvero se con una sola lista oppure ognuno per conto proprio. Da queste parole sembra che Azione sia orientata a questa seconda ipotesi, mentre altri spingono per la lista unica. Vedremo come finirà questa partita nella partita.

Tornando a Cannizzaro, De Nisi e Graziano mettono il veleno nella coda del comunicato quando scrivono che «è nervoso Cannizzaro - concludono De Nisi e Graziano - perché sa che l’era delle poltrone per parenti strettissimi, piazzati in questi anni negli assessorati potentissimi e strategici della Regione Calabria, è finita. Azione e la Calabria non si piegano più ai giochi di potere. Noi siamo qui per i cittadini, non per i privilegi. La nostra storia di coerenza e fedeltà parla per noi. Che sia da monito a tutti!».