Bisignano, la maggioranza scricchiola. L’assessore Stefania De Marco lascia le deleghe: «Obiettivi disattesi, passo all’opposizione»
Primo movimento per la giunta Fucile con le dimissioni dell’avvocato che aveva la delega agli Affari legali, alla Trasparenza amministrativa, alla Pubblica sicurezza e al randagismo: «Non c’è più lo spirito costruttivo con cui abbiamo iniziato»
Il primo scossone per la giunta guidata da Francesco Fucile arriva in uno dei giorni più caldi dell’estate. L’assessore bisignanese Stefania De Marco ha restituito le sue deleghe, la decisione ufficiale è stata confermata proprio dalla stessa ormai ex componente della maggioranza.
La De Marco era una delle cinque figure di giunta all’interno dell’esecutivo cratense, eletta nell’ottobre 2021 con 364 preferenze. Un elemento prezioso all’interno della maggioranza, poco appariscente ma molto concreta all’interno dello stesso esecutivo con diverse iniziative promosse all’interno della città e un gradimento comunque ben tangibile all’interno dell’opinione pubblica.
La mancanza però di amalgama della maggioranza è però un aspetto evidente, confermato dalla stessa De Marco che ha rimesso nelle mani del sindaco le deleghe assessorili alla Pubblica sicurezza, alla Trasparenza amministrativa, agli Affari legali e al Randagismo. La decisione presa conferma il malumore degli ultimi tempi: «Ero pronta a lasciare la maggioranza già ben prima dell’ultimo Consiglio. È una decisione che prendo con consapevolezza, non si possono più raggiungere determinati obiettivi e lascio il ruolo ben sapendo di aver mantenuto sempre una coerenza col mio lavoro e con quanto annunciato ai bisignanesi».
Non rimarrà in maggioranza, sarà quindi la sesta consigliera in seno all’opposizione: «Passo dall’altra parte, ma non mi riconosco nei due gruppi consiliari di minoranza. Resterò una consigliera lavorando sempre al massimo ma in un altro ruolo». Lo scossone è comunque evidente all’interno dell’amministrazione comunale: nel precedente Consiglio era emersa l’intenzione della maggioranza di sondare la disponibilità dell’opposizione di passare dall’altra parte della barricata.