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02/12/2025 ore 10.46
Politica

Calabria da horror per qualità della vita, Tridico attacca: «Il primo pensiero di Occhiuto? Le poltrone»

L’ex candidato alla Regione incalza: «Quattro province su cinque agli ultimi posti per qualità della vita e nessuna politica concreta della Giunta regionale per lavoro, welfare e investimenti»

di Redazione
Riconferme, sorprese e grandi esclusi: le Regionali in Calabria hanno ridisegnato il Consiglio. Gianluca Gallo (FI) recordman di preferenze con 30mila voti. Bene anche Cirillo e Caputo nel centrodestra, Alecci (Pd) nel centrosinistra. Eletti i presidenti di Provincia Succurro e Ferrari

La Calabria precipita agli ultimi posti nelle classifiche nazionali sulla qualità della vita e l’opposizione punta il dito contro il presidente della Regione Roberto Occhiuto. A denunciare il quadro è Pasquale Tridico, già presidente dell’INPS e oggi esponente del centrosinistra, che commenta duramente i dati de Il Sole 24 Ore e le recenti analisi di Svimez, Bankitalia, Inps e Istat: numeri che descrivono una regione in forte arretramento.

Qualità della vita, la Calabria precipita: tutte le province in fondo alla classifica. Reggio (di nuovo) ultima

Secondo Tridico, la fotografia è inequivocabile: quattro province calabresi su cinque si collocano oltre il centesimo posto su 107 per qualità della vita, mentre gli indicatori socio-economici europei relegano la Calabria “in fondo alle 240 regioni dell’Unione europea”.

«Non si tratta di compiacersi di questi numeri solo perché ho perso le elezioni, come qualche solone del centrodestra vorrebbe far intendere», precisa Tridico, «ma della fotografia nuda e cruda – perché i dati non ingannano mai – della nostra regione».

L’ex presidente dell’INPS sottolinea soprattutto un peggioramento generale nei tre anni dell’attuale amministrazione regionale: «Non c’è stato alcun miglioramento sotto nessun profilo economico e sociale della Calabria. Lo dissi anche in Consiglio regionale, tra l’ironia della maggioranza: siamo in recessione».

E aggiunge: «Se basta questo per bearsi di una “Calabria straordinaria”, allora non possiamo più aggrapparci nemmeno alla speranza».

Tridico accusa Occhiuto di assenza di una strategia reale su lavoro, investimenti e welfare: «Il governatore non è capace di intervenire con misure necessarie per sostenere lavoro, investimenti, riforme vere e welfare, in una regione in cui un calabrese su due è a rischio povertà».

In Calabria il 37% della popolazione è a rischio povertà: siamo tra le tre regioni peggiori in Europa

Il professore attacca anche la gestione del potere da parte dell’attuale Giunta: «Il primo pensiero di Occhiuto, appena eletto, è stato quello di aumentare il numero delle poltrone da affidare al suo cerchio magico, con due assessori e due sottosegretari in più, ed eliminare il referendum popolare previsto per modificare lo statuto regionale».

Il centrosinistra parla di un centrodestra totalmente scollegato dalla realtà: «O vivono in un multiverso tutto loro, in cui la Calabria è incastonata tra Lombardia e Veneto, oppure sono in malafede», afferma Tridico, ricordando che dopo sei anni di governo «non registriamo alcun sussulto, nessuna volontà di invertire la rotta, nessun segnale positivo».

La conclusione è un affondo diretto: «Tra le bocciature di tutte le agenzie socio-economiche e le arroganti brame di potere, per Occhiuto è un bell’esordio».