Capodanno Rai, Catanzaro indossa l’abito da sera e Fiorita pensa già al futuro tra nuovo porto di Lido e metropolitana
Dalle prove del concerto alla gestione dei flussi, fino alla promozione del lungomare: il sindaco racconta una città che si prepara alla notte di San Silvestro con l’obiettivo di valorizzare la sua immagine e il suo futuro. E non si dice preoccupato per l’assenza di una maggioranza politica
Fervono i preparativi per la seconda edizione del Capodanno Rai in diretta dalla Catanzaro. Ospite della puntata di “Buongiorno in Calabria”, programma condotto da Massimo Clausi e Giada Carino, è stato il sindaco di Catanzaro Nicola Fiorita che ha parlato non solo dei grandi sforzi organizzativi messi in campo dal Comune per la notte di San Silvestro, ma non solo.
«Ci stiamo preparando al meglio per le due serate che ci apprestiamo a vivere perché anche oggi sarà sicuramente un pomeriggio molto bello per la città, ci sono le prove del concerto di Capodanno che iniziano alle tre, a cui si può partecipare con le stesse condizioni della serata di Capodanno. Non ci sono accreditati, non ci sono pass, l'ingresso è gratuito, è libero fino al raggiungimento della capienza di 9.300 posti» .
Il sindaco assicura che tutti i preparativi stanno procedendo per il meglio «Per fortuna direi che abbiamo trovato una macchina già abbastanza rodata, quella della Calabria Film Commission, al terzo Capodanno, quindi anche la Rai in Calabria. Devo dire che questo ci ha aiutato molto, però ovviamente c'è l'ambizione di far trovare la città pronta, bella, nella sua veste migliore, diciamo così. Indossiamo l'abito da sera. È uno sforzo per tutti. È una prova per tutti, anche per il quartiere, per i commercianti».
Catanzaro si prepara al Capodanno Rai, l’ordinanza del Comune con disposizioni e divietiIn queste ore tutto è in fermento «I numeri precisi non li so - dice il sindaco - però sono passati due giorni fa e c'erano almeno un centinaio di persone che lavoravano. Tutta la scuola Porto, che dietro l'area Teti era diventata una grande redazione, sembrava di stare in un film di quelli americani... È un palco impressionante. Oggi poi inizieranno ad arrivare gli artisti con i loro staff»
Sicuramente una grande occasione di marketing territoriale per la città. «E' vero - dice Fiorita - La scelta di piazzale Maestri del Lavoro, quella comunemente conosciuta come Area Teti, ci dà comunque una grande possibilità, che è far conoscere Catanzaro come città di mare.In fin dei conti Catanzaro si è pensata poco, si è sentita poco città di mare nel corso del tempo. Oggi questa è una grande vetrina per far vedere il nostro lungomare, il nostro mare, il nostro piccolo ma prezioso porticciolo. E' per investire su questo, perché poi molto del futuro della città passerà dallo sviluppo di questa vocazione marinare e turistica, su cui noi ci giochiamo tanto. Nei giorni prima di Natale abbiamo approvato in Giunta il progetto del primo lotto del porto . E' un'opera che è stata attesa da sempre, da quando esiste la città. Adesso andremo in gara per il primo lotto e poi ci sarà subito l'approvazione del secondo lotto, quello dell'appalto integrato, che comporta anche la ricerca di un privato a cui affidare la concessione. Quindi sarà una grande sfida».
Il Natale dei catanzaresi tra luci, cantieri, grandi eventi e una pace che immobilizza«Ora facciamo questa prova - continua Fiorita - che è importante anche in vista degli altri grandi eventi che la città si è prestata ad ospitare. La partenza del Giro d'Italia, il concerto di Jovanotti. Abbiamo avuto un bellissimo assaggio con la Fiamma Olimpica passata dalla città, con momenti anche di grande commozione con Massimo Palanca che ha creato un legame straordinario con la nostra città»
Tornando al Capodanno dietro c'è anche uno sforzo economico. «Per il comune, ovviamente in forma ridotta. La maggior parte dei costi se li accolla la Regione che fra l'altro ci ha dato un contributo di 100 mila euro. Abbiamo avuto una mano da Calabria Verde, devo dire. Noi abbiamo messo qualche altra risorsa per gli interventi di manutenzione della zona, per tante altre piccole cose. Il noleggio di due maxischermi che saranno posizionati a ridosso della zona gialla, prevedendo anche che l'afflusso possa essere maggiore di quella che è la capienza dell'area» .
Ma il 31 dicembre sarà anche la data dell'inaugurazione della metropolitana di Catanzaro , anche questa un'opera attesa da tempo. Fiorita parla di un grandissimo risultato raggiunto e riconosce il giusto merito a Roberto Occhiuto e "alle persone che lui ha collocato al vertice di quest'operazione. Prima di tutto l'ingegnere Moroni che ha dimostrato una grande capacità perché il rischio che quest'opera non finisse era alto".
L'inaugurazione di domani sarà un'inaugurazione ancora parziale, soltanto una delle tre linee verrà aperta. «L'utilizzo della metro il 31 è altamente simbolico, consente al sindaco di dire andiamo in metro al Capodanno Rai - ironizza Fiorita - sarà anche un utilizzo abbastanza ridotto perché non sarà attivo nemmeno tutta la linea A e credo soltanto con una capienza abbastanza limitata. Ma non è questo l'importante, la metro ormai è chiaro che ci sarà , ci vorrà ancora un annetto perché voci completamente a regime, però è una grande possibilità. Catanzaro è) sempre stata una città complicata nel senso che è una città molto lunga con tanti quartieri, paese, borgo, però oggi anche da un punto di vista diciamo dello sviluppo abbiamo tre centri perché lo sviluppo di Catanzaro lido è uno sviluppo importante che oggi tiene tanti ragazzi, sposta a sud dell'asse della città. C'è il centro storico e c'è Germaneto che comunque è una zona su cui si riversano molti interessi. Ecco la necessità che noi avvertiamo è quella di una ricucitura tra questi tre pezzi di città e penso che la metro ci possa aiutare perché gli spostamenti sono molto veloci. La metro ci consente di utilizzare per la prima volta la stazione di Germaneto, costruita qualche anno fa ma sostanzialmente deserta fino ad ora e collegamenti veloci per esempio con Cosenza sulla stazione di Germaneto permetterebbero di arrivare molto velocemente alla Cittadella, all'università e anche in centro. Ovviamente per questo dobbiamo aspettare. Catanzaro in questo momento vive una situazione molto particolare perché i lavori nella galleria del Sansinato, i lavori di messa in sicurezza che stiamo facendo su Viale dei Normanni, anche dei lavori che abbiamo fatto insieme ad Anas per illuminare il ponte hanno creato diciamo una tempesta particolare in una città che già ha poche vie di accesso e pochi parcheggi. La situazione migliorerà, è già in via di miglioramento, però la metro è una grande chance. Resterà il problema della sostenibilità dei costi della metropolitana? Quello sì, bisogna vedere poi l'utenza eccetera eccetera. La metro è a carico della Regione, la gestione sarà delle Ferrovie della Calabria. Noi stiamo cercando di costruire diciamo così una sinergia con AMC. Io ho chiesto per esempio che ci sia un biglietto unico integrato bus e metro. Dovremmo cercare di rimodulare sicuramente tutti i nostri orari, le nostre linee in ragione della metropolitana»
Al netto dei tempi di gestazione di tutti questi progetti in campo Fiorita si sente soddisfatto di quanto finora realizzato. «Abbiamo invertito un trend, gli ultimi anni la città era molto ferma, molto marginale da tutti i punti di vista. Abbiamo risolto dei problemi e ne abbiamo altri da risolvere molto condizionanti, anche da un punto di vista finanziario. Abbiamo rimesso in moto una visione della città. Il futuro che sta nascendo, che è nato, è molto piccolino ancora, deve crescere e ha bisogno della fiducia di tutti. Non abbiamo così quanti cantieri nel centro storico per esempio e quanti nel quartiere marinaro. Nel centro storico in questo momento stiamo rifacendo la villa Margherita, stiamo mettendo in sicurezza il Severe Normanni, stiamo aprendo un ufficio come non si faceva da venti anni, che è il centro per l'impiego. Stiamo costruendo un centro per i ragazzi, abbiamo aperto una casa per studenti Erasmus, nascerà una casa dello studente. Riapriamo a gennaio Palazzo Fazzari, che è il palazzo più bello della città. Però non basta questo, non bastano i cantieri per trasformare una città. Servono le funzioni, per far vivere i luoghi…»
Un bilancio positivo se si considera il difetto iniziale dell'assenza di una maggioranza solida a sostegno di Fiorita. «Penso non mi abbia condizionato per niente dal punto di vista politico, perché comunque noi non abbiamo mai rinunciato ai nostri valori, alle nostre idee, alla nostra visione di città. Penso che abbia un pochino rallentato dal punto di vista amministrativo, soprattutto in alcune fasi. Per esempio, visto che siamo al 30 dicembre, se dovessi fare un bilancio del 2025, sicuramente l'anno si è aperto maluccio per noi la fuga di Azione dalla maggioranza e quindi la presa d'atto che non sarebbe mai più costruita una maggioranza politica, che era legata anche al tentativo di un pezzo di centrodestra di far cadere l'amministrazione comunale, ha sicuramente portato un paio di mesi di sofferenza, di disagio, in cui probabilmente dovevi pensare anche a qualcos'altro»
A proposito di altro, Fiorita è anche presidente del comitato dei sindaci di Arrical. «Per me è un motivo di grande soddisfazione, anche un po' di orgoglio nell'aver posto questa domanda essere riusciti ad avere questo risultato. Poi la scelta è caduta su di me, penso più come sindaco della città capoluogo e comunque quando si chiede di condividere una carica poi bisogna farsi carico, non ci si può tirare indietro. Questa è una carica più di rappresentanza e di garanzia che di effettivo esercizio del potere perché per come è costruito Arrical il potere sta soprattutto nelle mani del direttore generale. Contiamo poco? Sì, ma abbastanza poco. Possiamo contare di più? Sì, e questo è un po' l'obiettivo che mi pongo, quello di un raccordo maggiore, cioè di non sentire Arrical e Sorical come controparte dei sindaci. Ovviamente il tema acqua è un tema enorme. Abbiamo fatto un consiglio comunale sul tema e l'ingegnere Marati è stato molto chiaro nel rappresentare la situazione di Sorical. La Calabria ha perso 60 anni e i 60 anni non li recuperi certamente in tre mesi».