Caputo, il soldato di Forza Italia alla prova politica (con un pensiero a Roma)
Ieri è entrato da vicepresidente in pectore in Consiglio e ne è uscito da capogruppo di Occhiuto Presidente. «La politica è così» commenta al nostro network, ma i rumor per lui e Succurro non si placano
Non sarebbe stato un esordio da ricordare senza almeno una sorpresa. Il Consiglio regionale di ieri, invece, ha fatto registrare un cambio di programma abbastanza significativo per il contesto in cui è maturato e per gli scenari futuri che potrebbe implicare. Pierluigi Caputo non è stato inserito nell’Ufficio di Presidenza, al suo posto è stato infatti eletto vicepresidente Giacomo Crinò. La lista di appartenenza è la stessa, Occhiuto Presidente, l’asse territoriale completamente diverso. Il baricentro è scivolato verso Reggio Calabria, in direzione della città metropolitana che in primavera eleggerà il nuovo sindaco. E Forza Italia, come noto, ha calato l’asso per Palazzo San Giorgio: quel Ciccio Cannizzaro che nelle contrattazioni per la redistribuzione di cariche e posti in giunta è stato assoluto protagonista.
Consiglio regionale, Occhiuto: «Spero in una legislatura intensa e stimolante. Lavoriamo insieme per il bene della Calabria»Fino a ieri mattina tutto doveva filare liscio per come spiegato nei giorni scorsi, poi poco prima dell’assise un’ultima interlocuzione e un’ulteriore valutazione. Di natura politica. Caputo e Occhiuto erano insieme ed il governatore ha optato per una modifica: il suo fedelissimo capogruppo in Consiglio anche al netto della scelta operata dal Partito Democratico di dare consistenza alla presenza di Ernesto Alecci tra gli scranni di Palazzo Campanella. Contestualmente, si è bilanciata con Crinò l’elezione di Giuseppe Ranuccio.
«Non ci sono rimasto male – ha commentato Caputo al nostro network -. Io sono totalmente concentrato su quelli che saranno i miei impegni in questa nuova legislatura e mi sono messo a disposizione degli interessi collettivi. Il rapporto col presidente? Ottimo come sempre, perché sono consapevole che in politica ciò che è la sera prima può cambiare la mattina dopo. Affronterò il nuovo ruolo con rinnovato entusiasmo». Ciò che non commenta, invece, sono gli scenari e le prospettive che potrebbero aprirsi in un futuro più o meno distante.
In primis non ha perso le speranze di far parte della squadra di governo di Roberto Occhiuto. A gennaio è previsto l’allargamento a nove assessori e sebbene le due caselle aggiuntive siano destinate a Lega e Noi Moderati, né Caputo e né la collega di partito (e lista) Rosaria Succurro hanno perso le speranze. Inoltre, guardando in profondità, c’è la destinazione Roma ad allettare entrambi.
Caputo già nel 2023 era in procinto di accettare una candidatura di servizio al Senato con gli azzurri. Non se ne fece più nulla perché l’apertura delle urne avvenne prima del compimento del suo quarantesimo anno di età. La concorrenza tra due anni sarebbe agguerrita: Andrea Gentile (desinato al listino) e Gianluca Gallo (l’uomo giusto per l’uninominale) per fare un paio di nomi a cui associare la stessa Succurro. In Forza Italia c’è chi promette che ogni casella alla fine si incastrerà come merita. O come qualcuno spera, ma questo è un dettaglio.