Castrovillari, prevenzione oncologica ferma da un anno e mezzo perché manca un pezzo della centrifuga
Macchinario bloccato per un intervento da poche migliaia di euro e non ci sono neppure i microfiltri da 50 centesimi che potrebbero compensare il problema. Laghi (Tridico Presidente): «Inaccettabile»
Continua a suscitare sconcerto la situazione dell’Unità Operativa di Anatomia Patologica dell’Ospedale di Castrovillari, dove da oltre un anno e mezzo è ferma la centrifuga necessaria per le analisi citologiche sulle urine, fondamentali per individuare precocemente la presenza di cellule tumorali.
Nonostante le numerose segnalazioni e sollecitazioni arrivate da cittadini, personale sanitario e associazioni, l’apparecchiatura non è stata ancora sostituita. Si tratta di un intervento di modesta entità economica — poche migliaia di euro — che, se effettuato tempestivamente, avrebbe evitato gravi disagi ai pazienti.
Il guasto ha infatti costretto molti utenti a rivolgersi a laboratori privati o a spostarsi in altri ospedali della provincia, con ulteriori costi e difficoltà, mentre altri hanno rinunciato del tutto all’esame. A peggiorare il quadro, la mancata fornitura dei microfiltri che potrebbero almeno in parte compensare il problema, dal costo di soli 50 centesimi ciascuno.
Sulla vicenda è intervenuto il consigliere regionale Ferdinando Laghi, del gruppo Tridico Presidente, che conosce da vicino le criticità dello spoke del Pollino.
«È inconcepibile che un presidio sanitario importante come quello di Castrovillari resti paralizzato per la mancata sostituzione di un'apparecchiatura dalla cifra irrisoria — afferma Laghi —. Si tratta di un disservizio che mette a rischio la prevenzione oncologica e la tutela della salute dei cittadini. Chiedo ai vertici dell’Azienda sanitaria di Cosenza di attivarsi immediatamente per ripristinare il corretto funzionamento del laboratorio e garantire un servizio essenziale».
Laghi ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di una gestione più oculata delle risorse e della manutenzione negli ospedali della provincia, per evitare che simili episodi continuino a penalizzare la sanità pubblica.
Nel frattempo, la cittadinanza di Castrovillari continua a chiedere un intervento rapido e risolutivo, affinché l’ospedale possa tornare a garantire pienamente le prestazioni sanitarie di base e specialistiche.