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21/12/2025 ore 10.00
Politica

«Centrosinistra fuori di testa, assurdo preferire Greco a Laghi in Commissione Sanità»: Pignataro (Avs) boccia gli alleati

Il segretario di Sinistra Italiana critica le scelte dell’opposizione: «Tenuto fuori l’unico competente in materia a favore del membro di una famiglia che ha grossi interessi nella sanità privata, è una scelta incomprensibile»

di Redazione Politica

«L’elezione della consigliera regionale Filomena Greco nella Commissione regionale Sanità ha dell’inverosimile e dimostra come il Centrosinistra calabrese sia fuori di testa». Parola di Ferdinando Pignataro, segretario regionale di Sinistra italiana, che di quel centrosinistra è alleato. Il nodo della questione è l’aver preferito Greco a Ferdinando Laghi, medico che in quella commissione avrebbe voluto rappresentare l’opposizione. Nella dialettica interna ha prevalso la consigliera della Federazione riformista e per Pignataro si tratta di un pessimo segnale: «Io ho condiviso alcune battaglie in tema ambientale e sulle vicende del degrado del nostro sistema sanitario con Ferdinando Laghi, altre ci hanno visto su posizioni assolutamente diverse. Ma è assurdo che resti fuori dalla Commissione una competenza, forse l’unica, che il centrosinistra può vantare in materia in Consiglio, che oltretutto ha già un’esperienza consolidata da cinque anni nelle Istituzioni regionali». Sbagliaro, per il segretario regionale di Sinistra italiana «eleggere la rappresentante di una famiglia che detiene una fetta consistente del sistema pubblico sanitario: è una scelta non solo discutibile, ma da condannare fermamente. Si tratta di un errore di un centrosinistra che non sa scegliere e che guarda a destra e manca con molta disinvoltura».

«Una cosa – spiega Pignataro – è stare in una coalizione che aveva nel suo programma in modo chiaro e netto che la sanità è pubblica e che il privato non poteva essere sostitutivo, ma esclusivamente integrativo, del sistema che è chiamato a garantire un diritto universale come quello primario della salute. Altra cosa è che un’espressione della sanità privata rappresenti il Centrosinistra nella Commissione Sanità della Regione». Presa di distanza netta dagli alleati: «Queste sono le scelte incomprensibili, che le cittadine e i cittadini non capiscono, che creano confusione e disaffezione alla politica, che penalizzano un centrosinistra sempre più visto non come reale alternativa, ma come luogo di una vecchia politica trasversale e trasformista. Proprio quello che dovremmo invertire con i fatti, la coerenza e le scelte chiare e rappresentative delle idee e dei bisogni dei calabresi».