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29/12/2025 ore 16.51
Politica

Commissione Sanità, Filomena Greco risponde alle critiche di Tridico (e non solo): «Pretestuose, forse do fastidio»

La consigliere regionale di Italia Viva, la cui presenza nell’organismo era stata definita «inopportuna» replica e rilancia: «Mi attaccano dopo che ho portato all’attenzione il caso delle Tac e delle risonanze. Chi vuole il mio posto ha scaldato la sedia per anni»

di Redazione Politica

Per Pasquale Tridico la sua nomina è «inopportuna», per il segretario regionale di Sinistra italiana Ferdinano Pignataro il centrosinistra che l’ha scelta è addirittura «fuori di testa». Dopo aver incassato nei giorni scorsi, oggi la consigliera regionale di Casa Riformista-Italia Viva, Filomena Greco, interviene nel merito delle questioni sollevate da alcuni esponenti del centrosinistra definendole «pretestuose». Per l’ex sindaca di Cariati, gli esponenti del campo largo suoi alleati alle ultime Regionali «hanno avanzato, con una tempistica poco chiara e sospetta, dubbi illegittimi e paradossali rispetto alla presenza della stessa leader di Italia Viva nella Commissione Sanità a Palazzo Campanella». La spaccatura sul tema, dunque, è verticale e agita il centrosinistra

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«È un caso – spiega – che mi attaccano dopo che io ho portato all’attenzione pubblica il caso delle Tac e delle risonanze in Calabria? Nello specifico ho inoltrato una richiesta all’Asp di Cosenza e delle altre province, chiedendo quante Tac e quante risonanze ci sono, quante di queste sono operative e quante lavorano realmente e con quali tempistiche. Un problema enorme per i pazienti calabresi che troppo spesso rinunciano a curarsi per mancanza di possibilità economiche. Forse ho acceso una luce che era meglio tenere spenta? In realtà ho acceso una luce che qualcuno - mi riferisco a chi ritiene la Commissione Sanità per lui vitale - nella scorsa legislatura, visti i risultati, sembrerebbe non aver voluto accendere pur scaldando il suo seggio a Palazzo Campanella». Il riferimento a chi ritiene vitale il posto in commissione resta velato. 

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Ma Greco vuole «essere chiara: nella Commissione Sanità non gestisco budget, non assegno risorse e non ho alcun ruolo operativo. Ho però un dovere politico e morale: controllare, fare domande, chiedere verifiche e pretendere risposte sulle gravi inefficienze che da anni penalizzano la sanità calabrese. È questo che i calabresi chiedono ed è per questo che mi batterò, forte della responsabilità istituzionale che mi è stata affidata. Quando si accendono le luci nelle stanze rimaste al buio per troppo tempo, le reazioni non tardano ad arrivare».

«Continuerò a portare nelle sedi istituzionali e nel dibattito pubblico – continua la consigliera regionale – le domande dei tanti calabresi stanchi di una sanità allo sbando, delle liste d’attesa interminabili, dei viaggi della speranza e di risposte che non arrivano da anni. Controllare, fare domande, pretendere risposte e accendere luci nelle tante stanze buie da troppo tempo. Questo è il mandato che mi hanno dato i cittadini e questo è ciò che farò: senza passi indietro, ma andando avanti con ancora più determinazione».