Comune Vibo, scatta la faida nel Pd. Il capogruppo Colelli: «Ci sono consiglieri regionali che vogliono fare i burattinai»
A seminare zizzania nella maggioranza durante la seduta odierna dell’assemblea cittadina è il nuovo gruppo consiliare ispirato da Ernesto Alecci e organizzato da Nico Console
di Enrico De Girolamo
«Il sindaco Costa partì con sette consiglieri e restò con due, per poi essere mandato a casa, perché fece l’errore di consegnarsi agli appetiti dei partiti. Valutate se la storia non rischi di ripetersi». È stato questo il passaggio dell’intervento del consigliere Nico Console (Misto) che ha fatto scattare i campanelli d’allarme in una maggioranza che, nonostante le rassicurazioni del sindaco di Vibo Enzo Romeo, oggi mostra confini incerti. Durante l’odierno Consiglio comunale, quasi esclusivamente dedicato alla “politica”, Console sedeva tra i banchi della maggioranza, gli stessi che ospitano il Partito democratico, prima forza politica che sostiene l’amministrazione in carica. Una disposizione che ha incrementato la sensazione di disorientamento che ha caratterizzato la seduta di oggi, durante la quale non è stato sempre molto chiaro dove finisse la maggioranza e cominciasse l’opposizione.
Ed è stato proprio intorno a Console – eletto tra le file del centrodestra, passato nel Misto e ora regista esterno della costituzione del nuovo gruppo Democratici e Riformisti per Vibo che ha disarticolato il gruppo Centro studi Progetto Vibo (la lista del sindaco) – che si è dipanata la discussione. Ha cominciato il sindaco, che durante le comunicazioni al Consiglio in apertura ha lanciato a Console un messaggio preciso: «Formare un gruppo consiliare con persone che sono già in maggioranza non mi sembra il massimo della correttezza. Se avesse voluto aiutare e sostenere questa amministrazione, sicuramente si sarebbero potute adottare modalità e linee di comportamento diverse». E ancora: «Non accetterò che qualcuno mi tiri dalla giacca ed escludo che in futuro possano essere affidate cariche». Insomma, non proprio un benvenuto con i fuochi d’artificio.
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